Cronaca

Arrestato il famoso bandito sardo Graziano Mesina

NUORO, 10 GIUGNO 2013 - news ore 13.00 I carabinieri del Comando provinciale di Nuoro hanno rivelato, nel corso della conferenza stampa, che Graziano Mesina era a capo di un'
organizzazione criminale che oltre a droga, furti e rapine,
 stava anche progettando un sequestro di persona. Pare che le indagini, sulla base delle intercettazioni, abbiano rivelato che Mesina 
aveva gia' fatto un sopralluogo e fornito dettagli precisi 
sull'ostaggio, sulla cui 
identità però gli investigatori mantengono il riserbo. Essendo solo un progetto non ci sarà 
l'accusa di rapimento.

I carabinieri hanno anche spiegato che Mesina aveva 
creato un'organizzazione ''che avrebbe potuto rappresentare un 
pericoloso esempio per il futuro''. Pare che egli si fosse attrezzato anche con sofisticate attrezzature, quali scanner, per 
rintracciare microspie. Capo dell'altra organizzazione sgominata oggi, con base a Cagliari, è ritenuto Gigino Milia, con il quale Mesina ha una amicizia datata. I due avrebbero acquistato grosse partite di droga rivendendole a gruppi minori con finalità di spaccio.

Gli altri arrestati appartenenti all'organizzazione
 nuorese erano tutti di Orgosolo. In manette sono finiti: Raimondo Crissantu, di 43 anni; Salvatore Devias, 
di 41; Franco Devias, di 25; Giovanni Filindeu, di 35; Giovanni 
Antonio Musina, di 39; Vincenzo Sini, di 45 già ai domiciliari; Francesco Piras, di 58, di Norbello. 
Gli arrestati legati, invece, all'organizzazione
cagliaritana sono: Gigi Milia, di 66, di Fluminimaggiore; Corrado 
Altea, avvocato, 62 anni di Arbus; Antonio Mascia, di 57, di 
Villanovafranca; Guido Brignone, di 61 di Cagliari; Daniele 
Brignone, di 35 di Cagliari (già ai domiciliari).
 Coinvolti nel traffico, a vario titolo, ed arrestati anche
 Pierpaolo Donadio, di 63 anni di Alghero; Lino Giovanni Pira, di 
61, di Dorgali; Enrico Fois, di 71, di Cagliari (già ai
 domiciliari); Efisio Mura, di 33, di Cagliari; Luigi Atzori, di
 51, di Cagliari (già ai domiciliari); Vittorio Denanni, di 47, di
 Chiaramonti (Sassari); Giuseppe Mesina, di 22, di Orgosolo (già ai
 domiciliari); Aldo Catgiu, di 40, di Orgosolo (ai domiciliari);
 Franco Pinna, di 41, di Nurri; Raffaele Pinna, di 49, di Nurri;
 Alessandro Farina, di 30, di Olbia; Luca Buluggiu, di 31, di
 Ozieri; Giovanni Sanna, di 37, di Ozieri.

ore 9.48 Arrestato questa mattina il famoso bandito sardo Graziano Mesina, con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. L'operazione dei carabinieri, coordinata dai militari del reparto operativo del comando provinciale di Nuoro, ha visto la partecipazione anche dei militari dell' Arma di Milano, Cagliari, Oristano, Sassari, Reggio Calabria, oltre che dei Cacciatori di Sardegna e i militari del decimo nucleo elicotteri di Olbia.

Si stanno inoltre eseguendo, in queste ore, le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Cagliari nei confronti di altre 27 pesone. In questa operazione i magistrati ritengono di aver smantellato ben due organizzazioni che si occupavano di traffico di stupefacenti ed estorsioni.

La sua vita, sempre in debito con la giustizia, tanto da essere ritenuto un personaggio quasi "mitico", comincia già a 14 anni, quando "Grazianeddu" venne arrestato per porto abusivo di pistola e oltraggio a pubblico ufficiale. In quell'occasione ottenne il perdono giudiziale. Da latitante non solo viveva storie amorose che finivano su tutti i giornali, ma riusciva persino a seguire allo stadio Gigi Riva sotto mentite spoglie.

Nel 1991 l'allora presidente della Repubblica Cossiga, concesse la grazia a Mesina, che in quel periodo si trovava in libertà vigilata condizionale su decisione del tribunale di sorveglianza di Torino. Ma la sua libertà durò solo 22 mesi, perchè nel 1993, dopo il ritrovamento nella sua abitazione di un kalashnikov e altre armi da guerra, questa gli fu revocata. Per lui arriva la condanna a otto anni e sei mesi di reclusione inflitta nell'ottobre del 1994.

Mesina fu coinvolto anche nelle vicende del rapimento del piccolo Faruk Kassam. Egli sostenne di aver fatto da intermediario, favorendo la liberazione dell’ ostaggio, ma gli inquirenti non lo ritennero possibile e questo gli procurò una condanna per favoreggiamento. Nel 2004, dopo aver scontato 40 anni di carcere, 5 da latitante e 11 agli arresti domiciliari, aveva ricevuto nel 2004 la grazia dall'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Oggi "Grazianeddu" torna nuovamente in carcere dopo una vita di peripezie e dopo che si era creato un'attività di guida turistica, accompagnando
 chi lo volesse nelle zone piu' impervie della Barbagia,
 teatro delle sue fughe.


(Foto dal sito lettera43.it)

Katia Portovenero

[MORE]