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Arrestato 18enne per l'attentato di Londra nella zona di Dover
DOVER, 16 SETTEMBRE – Primo fermo per l’attentato di ieri mattina alla stazione di Parsons Green: la polizia britannica ha infatti annunciato l’arresto di un ragazzo di diciotto anni nella zona di Dover, sud d’Inghilterra.[MORE]
Il giovane è stato fermato questa mattina dalla polizia di Kent nella zona del porto della città, terminal dei collegamenti con la Francia attraverso la Manica. Non è stato precisato al momento se stesse per imbarcarsi o meno, né se sia sospettato come autore dell’attentato o come complice. Inoltre non è stata resa nota la sua identità e la sua nazionalità. Scotland Yard ha fatto sapere che non divulgherà altri particolari per non mettere a rischio le indagini. L’arresto è avvenuto in base al Terrorism Act e il sospettato è stato trasferito a Londra per essere preso in custodia in una stazione della Metropolitan Police nella zona sud della capitale britannica. Intanto per il primo pomeriggio è stata convocata una nuova riunione del comitato di emergenza Cobra: a differenza di ieri non sarà tuttavia presieduta dalla premier May, ma dalla ministra dell'Interno, Amber Rudd.
"Questa mattina abbiamo fatto un importante arresto nell'ambito della nostra inchiesta, ma pur essendo compiaciuti dei progressi fatti, l'indagine continua e il livello di allarme rimane al livello critico", ha dichiarato Neil Basu, uno dei responsabili dell'anti-terrorismo di Scotland Yard. "La gente deve continuare a rimanere vigile mentre i nostri agenti continuano a lavorare a questa indagine complessa", ha poi aggiunto.
"L'attentatore, o gli attentatori, sono ancora in giro, dobbiamo andare fino in fondo e seguire ogni pista". Pochi minuti prima dell'annuncio dell'arresto, il ministro della Sicurezza britannico, Ben Wallace, aveva suggerito nel corso di una dichiarazione alla Bbc la possibilità che si stia cercando più di un sospetto per l'attentato.
Anche il vice capo della polizia Mark Rowley, responsabile dell'anti-terrorismo britannico, in una dichiarazione rilasciata nella notte aveva parlato di "sospetti" a cui la polizia sta dando la caccia.
La polizia britannica ha poi rivolto un appello affinché chiunque abbia informazioni, immagini o video relativi all'attacco terroristico contatti immediatamente le autorità. "La nostra indagine sta proseguendo a grande velocità, e la nostra priorità è identificare, localizzare ed arrestare i responsabili".
Nel frattempo sono già centinaia i militari britannici dispiegati in queste ore a protezione di obiettivi sensibili nell’ambito dell’operazione Temperer, annunciata dalla premier Theresa May dopo l’attentato alla metropolitana di Londra (l’operazione è partita dopo l’attentato di Manchester e impiega 5 mila militari). Parallelamente i livello di allerta nazionale è stato alzato a «critico», che presuppone minacce d’altri attacchi imminenti. Sono state così alleggerite le incombenze della polizia per dirottare un migliaio d’agenti nella caccia all’uomo di chi è sospettato di aver piazzato l’ordigno sul treno. Un livello di allerta simile è stato raggiunto in Gran Bretagna solo dopo la strage di Manchester.
E’ stata riaperta anche la fermata della metropolitana di Parsons Green. Lo ha reso noto la Trasport for London (TfL) la società dei trasporti di Londra sul suo sito internet. «La stazione ha riaperto ed è garantito un buon servizio», è scritto nella nota.
L’attentato è stato rivendicato venerdì da Isis con un comunicato su Amaq nel quale si parlava di «soldati del Califfato» (al plurale) impegnati nell’attacco e di «alcuni ordigni esplosivi, di cui uno è detonato». Nei giorni scorsi la propaganda jihadista è tornata particolarmente attiva su Telegram e ha indicato la Gran Bretagna tra i possibili obiettivi.
Fonte immagine: liberoquotidiano.it
Alessia Panariello