Cronaca

Arrestati sindaco Villa San Giovanni Giovanni Siclari, e manager Caronte

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REGGIO CALABRIA, 18 DIC -  Una vasta operazione dei carabinieri di Reggio Calabria, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia reggina, è in corso da ieri sera per l'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari nei confronti di 11 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di corruzione, turbativa d'asta, falso in atto pubblico, truffa aggravata e peculato e, per una persona solamente, anche concorso esterno in associazione mafiosa.

Tra loro un sindaco del reggino e manager di una importante società. Dalle indagini è emerso come un imponente gruppo economico privato, con la compiacenza di un sindaco di un comune dell'area dello stretto, è riuscito ad ottenere illecitamente l'affidamento di un'area sulla quale poi è stata realizzata un'opera di interesse del gruppo in questione.I particolari dell'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che il procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri terrà alle 10 al Comando provinciale dei carabinieri.

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Ci sono il sindaco di Villa San Giovanni Giovanni Siclari, oltre che Antonino Repaci e Calogero Fimiani, rispettivamente presidente del Cda e amministratore delegato della società di navigazione "Caronte & Tourist Spa", tra le persone arrestate dai carabinieri di Reggio Calabria. Gli investigatori avrebbero accertato come i manager indagati hanno promesso di elargire utilità ad amministratori comunali che in cambio hanno asservito la loro pubblica funzione agli interessi privati della società di navigazione.

In particolare, secondo l'accusa Repaci - manager della società di traghettamento dello stretto di Messina - si è mosso anche con il vertice dell'amministrazione comunale, individuando il suo principale interlocutore nel sindaco Siclari - eletto con una lista civica e fratello del senatore di Forza Italia Marco - con l'obiettivo di assicurarsi l'affidamento di un'area sulla quale la società aveva progettato la realizzazione di alcuni lavori. I particolari dell'operazione saranno resi noti alle 09.30 in conferenza stampa.

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E' stato fermato ieri sera, mentre si trovava in Comune per partecipare ad alcune riunioni il sindaco di Villa San Giovanni, Giovanni Siclari. I carabinieri si sono presentati in Municipio e, con una scusa, lo hanno invitato a seguirlo, notificandogli poi l'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per corruzione. Siclari, eletto con una lista civica e passato in Forza Italia nell'ottobre dello scorso anno, è stato protagonista di una vicenda particolare subito dopo la sua elezione, avvenuta dopo il turno elettorale dell'11 giugno 2017. Dopo appena tre giorni dall'elezione, infatti, Siclari fu sospeso dal prefetto di Reggio Calabria in base alla Legge Severino, perché condannato in primo grado per abuso d'ufficio insieme al suo predecessore Antonio Messina di cui era vicesindaco. Siclari è poi tornato in carica nel luglio 2018 dopo che il comune era stato retto dal vicesindaco da lui nominato. 

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