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Arizona, agente uccide afroamericano disarmato: proteste in tutto il Paese
PHOENIX, 5 DICEMBRE 2014 - Un poliziotto avrebbe ucciso a Phoenix, in Arizona, un afroamericano disarmato. La notizia del fatto, accaduto un paio di giorni fa, è stata diffusa soltanto oggi e riferirebbe di un agente che avrebbe fermato il 34enne Rumain Brisbon, per sospetto spaccio di droga, e che avrebbe sparato due colpi in seguito ad una colluttazione con l'uomo. Pare che Brisbon avesse in tasca solo delle pillole. [MORE]
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Intanto vanno ancora avanti le proteste in seguito alla decisione del Gran Giurì di scagionare l'agente Daniel Pantaleo, che lo scorso luglio ha ucciso il 43enne nero disarmato Eric Garner. Migliaia di persone, infatti, sono scese in corteo, per manifestare ancora contro la violenza della polizia e contro il razzismo, in diverse città americane, tra cui anche Ferguson e a St.Louis, in Missouri. Ci sarebbero stati anche almeno una cinquantina di fermi a New York, in quella che è stata la seconda notte consecutiva di proteste, soprattutto dopo la notizia della morte dell'altro afroamericano a Phoenix. I manifestanti, durante il corteo, hanno bloccato il ponte di Brooklyn urlando "Non riesco a respirare", ultime parole che avrebbe pronunciato Garner prima di morire. In testa al corteo verso il ponte di Brooklyn vi era Costance Malcom, madre del 18enne Ramarley Graham ucciso nel 2012 da un poliziotto nel Bronx, mentre si trovava in casa disarmato. "Hanno ucciso mio figlio nella mia casa. Non rappresentava una minaccia per nessuno e l'hanno fatto fuori come se niente fosse. Dobbiamo far sentire la nostra voce, siamo stanchi, dobbiamo reagire", ha dichiarato la donna.
(Foto dal sito it.wikipedia.org)
Katia Portovenero