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Arrivo di Battisti a Ciampino: la Procura di Roma chiede archiviazione per Salvini e Bonafede

ROMA, 6 FEBBRAIO- La Procura di Roma ha chiesto, al Tribunale dei Ministri, l’archiviazione dell’indagine che vedeva come imputati Matteo Salvini e Alfonso Bonafede.

Il fascicolo era stato aperto a seguito di un esposto che aveva portato all’iscrizione del ministro dell’Interno e del ministro della giustizia nel registro degli indagati per il reato di mancata tutela della dignità della persona arrestata in riferimento alle modalità dell’arrivo a Ciampino di Cesare Battisti.

Uno degli esposti arriva da parte della Camera penale della Capitale che richiama l’attenzione su un video pubblicato sui social dal ministro Bonafede ove vengono riprese le fasi dell’arrivo del terrorista nonché le foto segnalamento e le impronte digitali di Battisti.

Nel documento la Camera fa riferimento a tre diverse norme.

La prima appartenente alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo ove all’articolo 3 è posto il divieto di trattamenti disumani e degradanti.

Le successive due norme richiamate appartengono all’ordinamento italiano, in particolare: l’articolo 114 del codice di procedura civile che sancisce il divieto alla “pubblicazione dell'immagine di persona privata della libertà personale ripresa mentre la stessa si trova sottoposta all'uso di manette ai polsi ovvero ad altro mezzo di coercizione fisica" e l’articolo 42 bis dell’ordinamento penitenziario che prevede esplicitamente che “nelle traduzioni siano adottate le opportune cautele per proteggere i soggetti tradotti dalla curiosità del pubblico e da ogni specie di pubblicità".

Ludovica Portelli