Di tutto un po'
Aria di festa nei mercatini
Che la festa abbia inizio! Come ogni anno, nel periodo che precede il Natale, da Nord a Sud della penisola, è un vero e proprio fiorire dei mercatini che, come di consueto, vengono visitati da moltissimi italiani che vi si recano con la scusa di acquistare qualche regalo o di trascorrere una giornata spensierata.[MORE]
La nascita del Mercatini di Natale viene fatta risalire al XIV secolo in Germania ed Alsazia, quando il momento principale per gli acquisti di beni di prima necessità e generi alimentari avveniva proprio durante le fiere, la più importante delle quali era sicuramente il “Mercato di San Nicola” che si svolgeva nel periodo dell’Avvento. Il primo documento che attesta un mercato di Natale è datato 1434 e cita un “Striezelmarkt”, dal nome di un dolce tedesco, che ha avuto luogo a Dresda, il lunedì che precedeva il 25 dicembre. In seguito, durante la Riforma Protestante, il nome fu mutato in “Christkindlmarkt”, per opposizione al culto dei santi. Altri mercati sono quelli di Strasburgo che risale al 1570 e quello di Norimberga del 1628. In Italia il primo mercato è sorto a Bolzano nel 1990.
Oggi i Mercatini di Natale più importanti sono quelli che si svolgono a Budapest, Vienna, Innsbruck e Francoforte. Da noi, i più rilevanti e affollati sono sicuramente quelli di Bolzano e Trento che, complice l’influenza di tradizioni mitteleuropee e l’atmosfera fatta di casette di legno e neve, sono la meta, ogni anno, di turisti provenienti da tutto il mondo, accolti da un clima festoso, da musica, artigianato e prodotti della gastronomia locale.
Quelli che, invece, si organizzano in Alto Adige, Trentino e Bellunese non sono solo un’occasione per comprare decorazioni natalizie, ma si caratterizzano anche per la presenza di numerosi stand gastronomici, nei quali è possibile degustare caldarroste, biscotti natalizi speziati, dolci e vin brulè, e per le numerose rappresentazioni folkloristiche popolari, musiche, suoni, spettacoli ed intrattenimento per i più piccoli, che rendono l’atmosfera davvero magica. A queste, spesso si aggiungono suggestive riproduzioni religiose del presepe, con personaggi veri, in abiti tradizionali, che sfilano lungo le vie della città, rendendo l’atmosfera veramente suggestiva e particolare nel suo insieme.
Merita assolutamente di essere citato quello di Brunico, dove il desiderio di fare compere si mescola in maniera indissolubile con l’arte. Il mercatino, infatti, si svolge lungo le vie più antiche della città e permette al visitatore di osservare anche la scenografia degli edifici medioevali.
Una nota spetta anche a quello di Rovereto dove il Natale è anche nel segno dell'incontro tra popoli. Il mercatino non propone solo l'artigianato locale. La città ospita infatti una mescolanza tra i tipici prodotti nordici con quelli mediterranei e una serie di concerti che mixano le melodie popolari trentine con canti folkloristici del Salento e sonorità austriache.
A Govone, in provincia di Cuneo, nelle due settimane che precedono il 25 dicembre viene allestito il Paese di Natale, una festa che vede folletti e fatine fare gli onori di casa a ospiti e visitatori mentre l'ultimo giorno della manifestazione, Babbo Natale in persona consegnerà a tutti i bambini i regali da mettere sotto l'albero.
Nella capitale Roma, invece, dall'Immacolata fino alla Befana, a Piazza Navona è presente il tradizionale mercatino ricco di stand che espongono leccornie di ogni tipo.
Al Sud le fiere conservano i tratti delle feste religiose. Per gli estimatori dei presepi artistici, il Salento offre diversi appuntamenti, come quello di Otranto dove va in scena il “presepe medievale” con cavalieri, dame e soldati che sfilano lungo le vie allestite da bancarelle di artigiani e commercianti del tempo, il tutto in un clima giocoso tra danze e tornei tipici del periodo storico.
In Campania, la “capitale” indiscussa dei mercatini è Napoli, che pullulano soprattutto nel centro storico. Tra le vie di San Biagio dei Librai e di San Gregorio Armeno, è possibile trovare le più belle statuette per il presepe create secondo l’antichissima tradizione napoletana.
Infine, in Sicilia il Natale si caratterizza per le lunghe tradizioni religiose e culturali espresse attraverso le tipiche feste del fuoco, che si svolgono principalmente nei centri montani, in cui si rinnovano “luminari e zucchi”, ossia i grandi falò che vengono accesi nella notte della Vigilia per riscaldare la venuta di Gesù Bambino, nell’attesa della messa di mezzanotte. E in alcuni casi, il suono dei canti degli zampognari accompagna di rito.
Mia S. Aaron