Arezzo accoglie con calore la première toscana di "Le Cicogne di Chernobyl", il primo film dedicato alla generosità delle famiglie italiane
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Sabato 19 ottobre, presso lo Spazio delle Arti Pergentino ad Arezzo, si è tenuta la proiezione del docufilm "Le Cicogne di Chernobyl", nell’ambito della rassegna itinerante di Cittadini del Mondo con il contributo della Fondazione di Sardegna “Gli Incontri del Cinema per il Sociale”. L'evento, è stato reso possibile grazie all’impegno e alla dedizione di Andreina Giorgia Carpenito, artista e presidente dell'Associazione Ezechiele, e dei suoi collaboratori. La serata si è svolta nello splendido ex Oratorio dei Santi Lorentino e Pergentino, uno spazio che l’APS Ezechiele ha aperto alla comunità aretina attraverso innumerevoli iniziative socioculturali di grande valore.
Durante la proiezione, la sala è stata pervasa da emozioni, amplificate dalle testimonianze di chi ha vissuto in prima persona l'esperienza dell'accoglienza dei bambini provenienti dalle zone contaminate. Paola Perciaccante, membro del Comitato Puer cittadino, ha sottolineato come l'accoglienza abbia segnato un capitolo fondamentale della storia italiana, trasformando il dolore di una tragedia in rapporti di amicizia e fratellanza. Nonostante il blocco delle accoglienze dei bambini bielorussi, continua l’impegno delle famiglie italiane, che sostengono i bambini sul territorio e accolgono quelli ucraini in fuga dalla guerra.
Tra le testimonianze, anche quella di Simona Arrighi, la cui famiglia ha accolto una bambina molti anni fa, che ha condiviso l’impatto profondo di questa esperienza sulla sua vita e su quella di tante altre famiglie italiane.
Andreina Giorgia Carpenito, artista e promotrice della serata, ha evidenziato come le storie di accoglienza, così delicatamente raccontate in questo splendido film, rappresentino un patrimonio inestimabile non solo per l’Italia, ma per l’intera umanità.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto al regista Karim Galici, che ha saputo dare voce allo spirito profondo che ha animato il movimento delle accoglienze, realizzando un’opera di grande valore artistico e umano.
La serata si è conclusa con un momento conviviale offerto dall'Associazione Ezechiele, che ha permesso ai partecipanti di confrontarsi, condividere emozioni e dialogare in un’atmosfera di scambio e comunità.
La produzione de "Le Cicogne di Chernobyl" desidera esprimere una profonda gratitudine a Andreina Giorgia Carpenito, grande artista che con il suo impegno ha reso l’arte accessibile a tutti, trasformandola da privilegio per pochi a esperienza condivisa da molti. Questo spirito di inclusione è evidente anche nel Mosaico di Andreina, un progetto nato nel 1997 per la riqualificazione della chiesa di Indicatore, frazione di Arezzo, che rischiava di essere demolita. Il progetto è diventato il più grande mosaico d’Europa, meta di visite da tutto il mondo, scambi Erasmus, laboratori e attività formative. Un'opera in continua evoluzione che, una volta completata, sarà il mosaico più grande al mondo.