Arcivescovo Nosiglia: «Chiesa orgogliosa di don Ciotti. Sostegno per le minacce ricevute da Riina»
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TORINO, 01 SETTEMBRE 2014 - Totò Riina, capo della mafia di Corleone (Palermo), continua ad essere intercettato nel carcere di Opera, a Milano. Qui, durante una conversazione avvenuta nell'ora d'aria con Alberto Lorusso, boss della Sacra Corona Unita, ha attaccato don Luigi Ciotti, il fondatore di Libera e del Gruppo Abele.
Intercettazioni: Don Ciotti minacciato da Totò Riina
Libera si occupa di coordinare le associazioni che gestiscono i beni che vengono confiscati alla mafia, pertanto, Totò Riina, ha espresso dure parole nei confronti del religioso. «Questo prete è una stampa e una figura che somiglia a padre Puglisi», ha affermato Riina faccendo riferimento al prete siciliano ucciso dalla mafia per aver fornito aiuti nel quartiere di Brancaccio, a Palermo. «Ciotti, Ciotti, putissimo -"possiamo", n.d.r.- pure ammazzarlo», ha continuato il boss rivolgendosi in dialetto ad Alberto Lorusso.[MORE]
Libera nel mirino del capo mafia Totò Riina
Nel mirino di Totò Riina vi è proprio Libera, infatti, continuando a parlare con il boss della Sacra Corona Unita, ha aggiunto di essere preoccupato: «Sai, con tutti questi sequestri di beni». Le intercettazioni, riportate dal quotidiano "Repubblica", hanno messo in allarme le squadre Antimafia ed anche la Chiesa cattolica.
Don Luigi Ciotti ha commentato: «Per me l’impegno contro la mafia è da sempre un atto di fedeltà al Vangelo, alla sua denuncia delle ingiustizie, delle violenze, al suo stare dalla parte delle vittime, dei poveri, degli esclusi. Al suo richiamarci a una fame e sete di giustizia che va vissuta a partire da qui, da questo mondo». Il religioso continuerà a lottare contro la mafia, poichè «Le mafie sanno fiutare il pericolo, sentono che l’insidia, oltre che dalle forze di Polizia e da gran parte della magistratura, viene dalla ribellione delle coscienze»
Arcivescovo Nosiglia: «La Chiesa è orgogliosa di don Ciotti»
L'Arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, ha invece dichiarato nella serata di ieri: La nostra Chiesa è orgogliosa e riconoscente di poter annoverare tra i suoi sacerdoti e figli don Luigi Ciotti e lo sosterrà in ogni modo nel suo importante e indefesso impegno di testimone del Vangelo che difende e accompagna nel nome di Cristo chiunque è soggetto a ingiustizie di ogni genere».
Cesare Nosiglia ha inoltre espresso sostegno nei confonti del religioso minacciato dal capo mafia Totò Riina.
(Foto da retelabuso.org)
Alessia Malachiti