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BOLOGNA - Riflettere e modificare le offerte dei due locali: questi gli obiettivi dichiarati da Stefano Brugnara, presidente dell’Arci, l’associazione di cui Synklab e Kindergarten fanno parte. Pertanto, in seguito alla morte del diciannovenne Enrico Rumolo per un cocktail di alcool e droga, l’ Arci decide di sospendere per un mese l’attività dei locali e lancia un messaggio alla popolazione[MORE]: “Chiediamo alle cittadine ed ai cittadini,-dice Brugnara- a tutte le associazioni ed istituzioni educative e ricreative, alle Forze dell'ordine, ai mezzi di informazione, di dare un contributo per trovare delle risposte a problematiche quanto mai prioritarie. Tutti insieme possiamo provare ad andare oltre semplificazioni ipocrite, verità autoconsolatorie e quella caccia al capro espiatorio che sono tipiche di un approccio emergenziale, che ogni volta finisce per derubricare tutto a questioni di ordine pubblico, impedendo così di giungere al nocciolo della questione e alle sue possibili soluzioni”.
Si tratta di un’azione responsabile dell’Arci, che tiene a precisare che nella tragedia in questione non ha responsabilità e ha contribuito attivamente nelle indagini avviate dalle forze dell’ordine.
La Questura intanto è determinata nel chiedere al Comune la sospensione della licenza per il Kindergarten: nella discoteca di via Calzoni è stata infatti scoperta, oltre all’attività di spaccio, anche il concorso di colpe dei pusher.
Contro la chiusura non verrà fatto ricorso dal presidente dell’Arci nazionale Paolo Beni, data la gravità della situazione e la provata colpevolezza dei gestori dei locali.
Ilaria de Lillo