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Approvato il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile a Catanzaro: Una svolta per il futuro della città

La giunta approva la delibera di adozione del piano urbano di mobilità sostenibile. Il sindaco: “passaggio cruciale. Piano indispensabile per accedere ai finanziamenti regionali, nazionali e comunitari”

La Giunta Comunale, presieduta dal sindaco Nicola Fiorita, ha approvato, su proposta dello stesso primo cittadino e della vicesindaco con delega all’Urbanistica, Giusy Iemma, l’adozione del PUMS – Piano Urbano di Mobilità Sostenibile. Il Capoluogo è quindi una delle prime città che, in Calabria, hanno adottato lo strumento di pianificazione della mobilità urbana, oggi essenziale per tutte le azioni di programmazione e governo del territorio.

L’approvazione da parte dell’esecutivo ha concluso un complesso iter di predisposizione preliminare del Piano, che è stato oggetto di un’ampia consultazione con i principali attori che operano nell’ambito in cui in cui il piano stesso si colloca nonché alle approvazioni relative alla valutazione ambientale strategica da parte della Regione Calabria. 

Il Piano è stato redatto in collaborazione con l’Osservatorio Nazionale della Mobilità Sostenibile, istituito a supporto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, cui Catanzaro ha aderito, entrando nella rete delle Città italiane virtuose che hanno inteso approvare il PUMS come strumento di pianificazione integrata sul territorio in raccordo alle politiche di sviluppo urbano in senso sostenibile, nel pieno rispetto degli obiettivi della Strategia di Agenda 2030 dell’ONU e in coerenza con le linee guida ELTIS approvate dall’Unione Europea.

Il PUMS è uno strumento strategico, che nasce per soddisfare i bisogni di mobilità degli individui e per migliorare la qualità della vita. La sua finalità è orientare le politiche e la programmazione della mobilità urbana nel breve, medio e lungo termine con un orizzonte di dieci anni. La pianificazione della mobilità urbana comprende un insieme correlato di azioni che si sviluppano e si coordinano con i piani urbanistici e ambientali del territorio, per far fronte alle esigenze di mobilità di una città a mobilità complessa e articolata sul territorio, com’è Catanzaro, con l'obiettivo di sviluppare un nuovo concetto di piano capace di affrontare le sfide e i problemi connessi al trasporto nelle aree urbane in maniera più sostenibile e integrata, e specificamente di interconnettere i diversi quartieri e centri nevralgici della Città in una visone unitaria.

Il PUMS, superando il tradizionale approccio del vecchio Piano del Traffico, si integra con i diversi strumenti di programmazione e pianificazione territoriali in atto a Catanzaro, a cominciare dal redigendo Piano Strutturale. Definisce gli ambiti di intervento in materia di mobilità, individuando le priorità e gli strumenti di attuazione sui temi privilegiati della mobilità urbana: il traffico, la viabilità, il sistema dei parcheggi e degli impianti ettometrici, il raccordo con la metropolitana, la mobilità su ferro, le piste ciclabili, il trasporto collettivo, la movimentazione delle merci, la logistica, le azioni sulla sostenibilità ambientale e sulla digitalizzazione dei servizi, e così via. 

Per questo il PUMS si ispira e promuove i princìpi di partecipazione attiva, integrazione, pianificazione/coordinamento, monitoraggio e valutazione e prevede un approccio integrato su tutte le forme di trasporto utili alla mobilità, pubbliche e private, passeggeri e merci, motorizzate e non motorizzate, di circolazione e sosta.

“L’approvazione della delibera sul PUMS, a compimento un percorso avviato nel 2019 – ha commentato il sindaco Fiorita – è un passaggio cruciale della nostra azione di governo. La complessità della materia è tale che rischia di far perdere ai non addetti ai lavori la portata dello strumento di pianificazione che abbiamo adottato e sul quale ci siamo messi al lavoro sin dal nostro insediamento. Ma in realtà, semplificando, basti pensare che a un’Amministrazione priva di PUMS sarebbe impedita la partecipazione a qualsiasi pianificazione e programmazione di carattere regionale, nazionale e comunitaria. In altre parole, verrebbero meno i potenziali e principali canali di reperimento di quelle risorse indispensabili allo sviluppo e alla crescita della città, in un frangente in cui le casse dei Comuni vivono in generale le difficoltà che ben conosciamo.

 Peraltro – ha aggiunto il sindaco – si tratta di uno strumento le cui ricadute positive non guardano a scenari futuribili e ipotetici ma si muovono concretamente sin dal breve periodo anche se l’orizzonte temporale è complessivamente spalmato sul prossimo decennio”.