Scienza & Tecnologia
Apple alza l'età a diciassette anni per l'applicazione Vine, contenuti troppo espliciti
CUPERTINO (CALIFORNIA), 09 FEBBRAIO 2013 - Nata dall’idea di due sviluppatori newyorkesi, Vine, voleva essere un’applicazione per immortalare i sei migliori secondi della vita di ognuno, un gesto, un saluto, o un hobby, da poi condividere sui due super social network per eccellenza, Facebook e Twitter.
Infatti proprio quest’ultimo che ne aveva acquisito i diritti voleva farne la sua punta di diamante, Dick Costolo, ceo dell’azienda cinguettante, nel primo giorno di fusione, fu il primo a condividere un video di pochi secondi in cui si dilettava in cucina. [MORE]
Lo stesso avrebbero dovuto fare i milioni di utenti, ma un’arteria settoriale che fattura milioni di dollari si è insediata all’interno dell’app, il porno. Ovviamente le aziende a luci rosse in sé non c’entrano nulla, poiché sono stati gli followers ha caricare i vari video dai contenuti altamente espliciti.
Accortisi della gravità della situazione in continua crescita, gli amministratori della società melafonina, dato che l’app è disponile solo per possessori di Iphone, hanno cercato di tutelare il più possibile i minori di età inferiore ai diciassette anni, con una nuova versione 1.0.5, in quella precedente il limite era posto ai dodici anni.
Infatti ora per il download, l’Apple Store avverte: «Vine - Make a scene contiene materiale vietato ai minori. Clicca su Ok per confermare che hai più di 17 anni», e inoltre la possibilità di segnare profili e/o contenuti offensivi. Unica pecca, al momento non sussiste ancora condizione di verificare, se ciò che è dichiarato, è conforme alla verità, poiché si sa, i ragazzini 2.0 ne sanno una più del diavolo.
(fonte: www.adnkronos.com)
Rosalba Capasso