Applausi per gli Arangara al teatro comunale di Catanzaro e il loro nuovo album “Andrea e la montagn
Cultura e Spettacolo Calabria Catanzaro

Applausi per gli Arangara al teatro comunale di Catanzaro e il loro nuovo album “Andrea e la montagn

giovedì 20 dicembre, 2018

CATANZARO 20 DICEMBRE - Serata magica al Teatro Comunale di Catanzaro, gremito di pubblico arrivato per l’occasione da ogni angolo della Calabria e non solo, per la prima assoluta di “Andrea e la montagna”, il quinto album degli Arangara di Gianfranco Riccelli, prodotto da Elca Sound. 

Che fosse un concerto speciale per il gruppo calabrese, si respirava già da giorni e così è stato. Dopo due anni d’assenza, l’originalissima band è tornata dal vivo e proprio nel capoluogo, regalando un concerto indimenticabile per chi ama la buona musica d’autore made in Calabria, ma con connotati tipici della migliore canzone d’autore italiana.

L’evento è stato organizzato come appendice al Festival “Fatti di Musica” di Ruggero Pegna in collaborazione con “Vacantiandu - Teatro Città” dell’Associazione Teatrale  “I Vacantusi”, il progetto “La Calabria è talento” dell’Associazione “Art-Music&Co” e l’Assessorato al Turismo e Spettacolo del Comune di Catanzaro.

Molto apprezzati gli interventi di Salvatore Conforto e Romina Mazza, dell’Associazione Teatrale “Nuova Scena”, che hanno presentato la serata e, con estrema raffinatezza e sensibilità, hanno intervallato il concerto con brevi dialoghi e letture su scottanti temi socio-umanitari come amicizia, amore, emigrazione, femminicidio.

Gli Arangara, stimati da alcuni dei più grandi cantautori italiani con cui hanno in passato collaborato, come Francesco Guccini e gli indimenticabili Pierangelo Bertoli e  Claudio Lolli, sono tornati dal vivo con la formazione al completo: Gianfranco Riccelli, voce, chitarra acustica, mandolino e armonica,  Filippo Scicchitano, basso e contrabasso, Celeste Iritano, voce, percussioni e danza, Valeria Piccirillo, violino, Salvatore Servino, batteria, Maurizio De Paola, pianoforte e tastiere, Giovanni Romeo, chitarra elettrica. A sorpresa è intervenuta anche Donatella Dovico, voce lirica in Andrea e la montagna.

Ottimi i suoni, i tessuti e gli intrecci musicali, in un concerto che ha sorpreso favorevolmente per le suggestioni trasmesse da testi e musiche di ogni brano, capaci di coinvolgere il numeroso pubblico per oltre due ore. Bravissimi tutti, con una speciale sottolineatura per le due donne del gruppo, la violinista Valeria Piccirillo e Celeste Iritano, voce nitida e possente, vero valore aggiunto di un gruppo di formidabili musicisti.

Confidenziale il clima che ha voluto creare Gianfranco Riccelli presentando i vari brani, anche per la presenza di amici arrivati appositamente da varie parti d’Italia.

Ben diciannove i brani in scaletta. Il concerto si è aperto con Nemmeno ti di Pierangelo Bertoli e Gianfranco Riccelli; subito dopo è arrivato il brano  Specialmente di sera, scritto con Claudio Lolli, a conferma dell’indirizzo strettamente cantautorale. Numerosi i pezzi scritti e musicati dallo stesso Riccelli: La voce del motore, La ballata della luna, Andrea e la montagna, che ha dato il titolo al nuovo album, Dominica passata,  Pari bruttu, Ma che notte è, In fondo è una canzone, Mio caro Presidente. A completare il concerto, alcune perle scritte e musicate con altri prestigiosi nomi, come Il sogno di volare, con Andrea Buffa, C'era la luna a Portopalo,  E parlami d'amore, con Pino Stillo, Cometa e Ingorgo d’Amore, con l’amico Stefano Benni, entrambe inserite nel nuovo album come l’allegra “Smommulando”, canzone tratta dall’album Petipitugna del salentino Mino De Santis. E ancora: il bellissimo brano “Un servo e un Cristo”, che si rifà ad un’antichissima canzone siciliana di Leonardo Vigo, pubblicata nel 1857 in una raccolta di canti siciliani, fino a “Ho visto anche degli zingari felici”, in omaggio a Lolli, scomparso lo scorso agosto e I nostri padri, scritto con Gianfranco Manfredi. In chiusura è arrivato Rinnina, suggestivo brano popolare riadattato dagli Arangara, a conferma della capacità della band di rievocare, all’interno di un repertorio squisitamente cantautorale moderno, anche suoni e testi tradizionali.

 “Per me – ha affermato a fine concerto Gianfranco Riccelli è stata una serata indimenticabile, piena di emozioni. Ringrazio tutti per il calore e l’attenzione. Sono felice di aver ricominciato questa avventura con tutti i miei compagni di viaggio, dopo anni vissuti tra Bologna e altre realtà del mondo. L’entusiasmo di stasera è la conferma che la nostra musica piace… Ero preoccupato, ma siamo tutti davvero felici!”. 

Unanimi i giudizi entusiastici sul nuovo album.  “Decisamente molto bello e intenso, in linea con le migliori proposte di oltre trent’anni di Fatti di Musica, al punto da convincermi a presentarlo in chiusura della 32esima edizione del Festival.”, rimarca Ruggero Pegna, che curerà anche le prossime apparizioni dal vivo della band. Prima del concerto il promoter, tra i soci fondatori di Assomusica, insieme a Nico Morelli dei Vacantusi e all’assessore comunale Alessandra Lobello, aveva ricordato anche le giovani vittime della discoteca di Corinaldo, sottolineando come “la musica dal vivo sia una grande festa ricca di emozioni che si scambiano artisti e pubblico e non si può trasformare in tragedia per egoismo, superficialità, mancanza di rispetto delle normative e di opportuni controlli.”.


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