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CAGLIARI, 10 DICEMBRE 2011 – Un accorato appello in cinque lingue per la cooperante Rossella Urru di Samugheo rapita lo scorso 23 ottobre in Algeria. Lanciato dal palco della fiera di Cagliari dove 1.600 volontari hanno occupato il Palacongressi in rappresentanza delle 1.623 associazioni sarde. Quella di oggi è la tappa conclusiva di un tour organizzato da “ Sardegna Solidale “ che ha toccato 43 piazze sarde.[MORE]
Italiano,inglese, arabo,wolof ( lingua del Senegal ) e sardo. Queste le lingue in cui è stato lanciato l’appello per chiedere a gran voce “ liberate Rossella “. Ricordiamo che Rossella Urru è una cooperante del Cisp,comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli, che è stata rapita lo scorso ottobre nel sud dell’Algeria insieme a due colleghi spagnoli. La Urru lavorava in Algeria da circa due anni per un progetto in collaborazione con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, i il Cisp a è presente tra i rifugiati Saharawi dal 1985. Da subito in ministero degli Esteri, attraverso l’Unità di Crisi e l’Ambasciata italiana ad Algeri, si sono adoperati per promuovere una positiva soluzione della vicenda, mantenendo uno stretto contatto sia con i familiari della rapita che con i suoi colleghi del Cisp e chiedendo, da subito, agli organi di informazione di mantenere il massimo riserbo sulla vicenda,nell’interesse stesso della cittadina italiana, evitando di pubblicare notizie non controllate e verificate.
Oggi si torna a parlare di Rossella Urru e a lanciare un appello affinché al più presto venga liberata da coloro che la tengono in ostaggio e faccia ritorno a casa. "I volontari mandano un messaggio di vicinanza e solidarietà alla famiglia e chiedono alle autorità competenti di intraprendere tutte le iniziative necessarie per la liberazione della giovane. Ci impegniamo a diffondere l'appello in tutte le manifestazioni e iniziative promosse dal Volontariato fino a quando non si raggiungerà l'esito da tutti auspicato", queste le parole usate oggi dai volontari che hanno partecipato all’iniziativa “ Piazze Solidali “ che si svolge, tra l’altro, in occasione dell’Anno europeo del Volontariato. Un momento questo usato per ricordare anche un altro volontario che ha pagato con la vita il proprio impegno solidale. Sandro Usai, l’eroe sardo insignito nei giorni scorsi della medaglia d’oro al valor civile dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, volontario di Arbus morto mentre cercava di mettere in salvo alcuni civili durante l’alluvione che ha colpito la Liguria. Il presidente di Sardegna Solidale, Giampiero Farru, nel ricordare Sandro Usai ha lanciato un appello a tutti i cittadini.
L’esempio di tanti volontari, di cui l’eroe sardo è ormai l’emblema, possa servire alle istituzioni perché si sostengano e ai cittadini perché la loro diventi una cittadinanza attiva. Ad esempio di questo proposito si possono citare i tanti giovani che, proprio durante la già citata alluvione che ha colpito Genova e la Liguria, sono scesi in strada e solidalmente si sono uniti per ripulire strade,negozi,cantine a dimostrazione di come una partecipazione attiva possa essere concretamente utile nell’ambito della solidarietà.
Daniela Dragoni