Antonio Pascuzzo domani a Siena per “S.E.M.I.” parlerà anche del modello catanzarese
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CATANZARO 12 OTTOBRE - E' in corso a Siena in questi giorni “S.E.M.I.-Storie di Eccellenza, Merito e Innovazione”, l'evento annuale promosso da Cultura Italiae che si propone di connettere esponenti della società civile con lo scopo di incanalare il capitale immateriale di competenza, eccellenza e merito, costruito dalla relazione di queste persone, verso un costruttivo cambiamento sociale.
Dopo gli appuntamenti di Matera nel 2017 e Parma nel 2018, la città scelta per il 2019 è stata Siena e il tema di questa terza edizione è quello della “Contemporaneità”.
Domani, 13 ottobre, per la giornata conclusiva interverrà il noto cantautore calabrese, nonché direttore artistico di diversi festival in tutta Italia, Antonio Pascuzzo.
“Sono molto felice di questo invito – sottolinea Pascuzzo – perché dovrò parlare dei modelli che sperimento nei festival che dirigo. Perché “A Farla Amare” a Catanzaro o “Canta Fiora” a Santa Fiora e altre kermesse analoghe che seguo nel Lazio, sono ambientate in centri piccoli che non hanno forte capacità attrattiva su sponsor importanti a livello nazionale, per cui occorre aguzzare l’ingegno per trovare delle risorse che possano incidere nel migliorare le dinamiche delle manifestazioni, sia in termini organizzativi che artistici.”
“Nascono così - evidenzia il cantautore - modelli come il 'Do Ut Jazz' che ho sperimentato ad Atina jazz e poi a Catanzaro, premiato al Mei di Faenza nel 2014, che consiste nell’offrire il biglietto del concerto a coloro che scelgono i ristoranti e gli alberghi del luogo in cui si svolge l'evento. In questo modo, si coinvolge il territorio sul piano organizzativo e di co-marketing.”
“Il territorio – aggiunge Pascuzzo – può essere interessato anche sul piano della produzione artistica: a Santa fiora puó definirsi un grande successo, ad esempio, l’esperimento del coro dei minatori che a forza di collaborazioni con artisti importanti (da Cristicchi a Mannarino, da Hevia al Solis String Quartet, etc) si ritrova ad essere chiamato in decine di palchi e ad esibirsi in occasioni prestigiose, come il Festival di Sanremo e la Notte della Taranta. In Calabria abbiamo iniziato con una Banda (quella del SS Salvatore) di Gimigliano che ha duettato con Roy Paci. Il mio motto? Trasformare ogni problema in opportunità, mettendo in rete le buone pratiche e dando impulso alla promozione turistica del territorio.”