Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
Riceviamo e pubblichiamo il testo della dichiarazione del consigliere comunale, Antonio Corsi
CATANZARO, 22 NOVEMBRE - “Riqualificazione parco Genziana, chi ha fatto le scelte che hanno creato lo scempio ? .“ Dirò tutta la verità, nient’altro che la verità', lo giuro”. Avevo scelto di rimanere in silenzio sulla questione considerata la “gara” che si aperta per accaparrarsi i meriti di questo lavoro, anche perché i concittadini residenti conoscono bene come stanno realmente le cose e chi concretamente si è speso per reperire i necessari finanziamenti. [MORE]
Partiamo dalla consiliatura 2012, quando grazie anche al sostegno ricevuto dall’allora assessore allo sport Giampaolo Mungo, sono riuscito a fare inserire la somma di 240 mila euro nella rimodulazione dei mutui, in quanto il primo stanziamento destinato era stato destinato alla riqualificazione di piazza Brindisi. Nulla in contrario, per carità, ma considerate le condizioni di degrado del popoloso quartiere Materdomini non si poteva agire “spogliando un Santo per vestirne un altro”. Nei sopralluoghi che sono eseguiti non ho mai partecipato perché il mio contributo l’avevo dato nelle stanze di palazzo de Nobili, ai tecnici e agli assessori che si sono alternati ai lavori pubblici. Il progetto iniziale comprendeva l’ubicazione del campo di bocce nella parte più a valle del parco, alle spalle della chiesa, dove vi era un campo di calcetto in erba sintetica in rovine, un regolare campo di calcetto, il potenziamento dell’impianto di illuminazione, nuove panchine e la piena riqualificazione delle aree a verde, con annesso un ampio parco giochi.
Lo spostamento del campo di bocce consentiva,quindi, di ricavare anche alcuni posti auto, aumentando la ricettività in una zona che acquistava così un volto nuovo. Un progetto, dunque, concreto per un’area fortemente popolata come Mater Domini, snodo centrale fra Sant’Antonio e Gagliano, che necessitava di spazi di aggregazione sociale. Per giungere all’appalto dei lavori ho dovuto seguire quotidianamente l’iter burocratico e questo nessuno me lo può disconoscere. Alla posa della prima pietra, ho volutamente essere assente perché le indicazioni tecniche che erano state date, soprattutto per quanto riguardava l’allocazione del campo di bocce, non erano state rispettate, ma anche perché convinto che non servano le “parate” ma fatti concreti. I cittadini guardano alle risposte che gli amministratori danno ai loro problemi e non al taglio dei nastri. Però quella mattina, tra lo stupore dei residenti, gente che non aveva la minima conoscenza di quello che si era realizzato, erano presenti in pompa magna. Per fargli spazio sono stati perfino multate le auto dei residenti. Uno stuolo di agenti della polizia municipale che scortavano gli amministratori ci mancavano solo le sirene. Oggi però dei problemi che alcune scelte “scellerate” sono state adottate, dal sindaco e dagli assessori, non se ne fa carico nessuno. I parcheggi tolti all’area antistante la chiesa, la mancata sistemazione delle panchine , dell’impianto di illuminazione e degli spazi a verde. Tutto fermo. Riqualificazione che si è tradotta in un ulteriore degrado simile a quello in cui è stato relegato lo storico quartiere Gagliano da dove, giustamente, i cittadini reclamano una maggiore attenzione da parte dell’amministrazione. Ho voluto ripercorrere le tappe della questione riqualificazione parco Genziana, per fare chiarezza. Chi ha voluto “arbitrariamente” prendersi dei meriti, oggi dovrebbe avere l’onestà di spiegare come sono andati i fatti e risolvere i problemi che sono stati creati, considerato che il degrado opprimente dell’intera ex seconda circoscrizione Cep- Gagliano” .