Antonello Talerico: "Perché servono nuove elezioni in Calabria" – Il suo intervento al Consiglio Regionale.

Antonello Talerico, consigliere regionale, ha preso la parola durante il Consiglio Regionale della Calabria dell’8 agosto 2025, rispondendo in maniera diretta alle critiche provenienti dal centrosinistra. Nel suo intervento, ha toccato temi centrali come giustizia, processi penali, etica politica e necessità di stabilità amministrativa, con una chiara presa di posizione sulla situazione politica attuale.

Processo penale e dimissioni: la posizione di Talerico

Talerico ha sottolineato che dimettersi non significa “scappare” da un processo. Da un punto di vista tecnico-giuridico, il presidente che lascia l’incarico e decide di ricandidarsi dimostra di non temere le accuse, consapevole che un’eventuale vittoria lo riporterebbe nella stessa condizione processuale attuale. Inoltre, ha ricordato che in Italia i processi penali, soprattutto quelli legati alla pubblica amministrazione e alla sanità, hanno tempi molto lunghi: “In un anno non si archiviano procedimenti di questo tipo”.

Accuse alla sinistra: candidati condannati e incoerenze politiche

Nel suo discorso, Talerico ha accusato il centrosinistra di incoerenza politica, citando il caso di un candidato presidente condannato in via definitiva, che secondo la Legge Severino non sarebbe candidabile. Ha inoltre ricordato il trattamento riservato a Mario Oliverio, ex presidente di Regione, “abbandonato” dal PD sia quando fu indagato sia dopo l’assoluzione.

Secondo Talerico, la sinistra calabrese si sarebbe macchiata di un paradosso: “Siete l’unica opposizione che si lamenta quando un governo finisce, pur sostenendo che sia stato fallimentare. Se fosse così, dovreste avere più fretta di andare al voto”.

Perché votare subito

Talerico ha spiegato che anticipare le elezioni non è un modo per sottrarsi al processo, ma un’esigenza per evitare un anno di “martellamento mediatico” che paralizzerebbe la macchina amministrativa. Ha fatto un parallelo con la medicina difensiva: così come i medici, per paura di ripercussioni legali, prescrivono più del necessario, anche nella pubblica amministrazione oggi regna la “paura della firma”.

Secondo il consigliere, la pressione mediatica, unita a continue illazioni su presunti arresti o perquisizioni inesistenti, bloccherebbe ogni decisione strategica. Per questo, nuove elezioni significherebbero ripartire con un mandato pieno e con maggiore stabilità.

Criticità ereditate e riforme in corso

Talerico ha riconosciuto le difficoltà attuali della Calabria, attribuendole però a un “regionalismo” passato incapace di varare riforme strutturali. Ha rivendicato l’impegno dell’attuale maggioranza nell’affrontare questioni complesse e nel proseguire con un programma di rinnovamento che necessita di più tempo per dare frutti concreti.

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