Interviste
Antonella Biscardi. Il calcio nella rete. New Media. Intervista di Alessandra Mele
Ciao Antonella. Cosa ci racconterai questa sera con il tema New Media?
Cominceremo con il percorso storico che ha preceduto la nascita dei nuovi mezzi di comunicazione, la radio, i giornali, la televisione.
Cominci dalla storia, quindi?
Questa volta è importante partire dalle origini, perché il mondo evolve velocemente e si tende a dimenticarle.
Iniziamo con i personaggi e gli avvenimenti del calcio che hanno portato alla nascita dei New Media, anticipaci qualcosa.
Certamente, è sempre bello ricordare gli eventi che ci hanno preceduto.
La grande popolarità del calcio inizia parallelamente al boom degli organi d’informazione.
La prima radiocronaca in assoluto è del 1928 con Nicolò Carosio che spesso raccontava partite del tutto inventate, nessuno poteva contraddirlo, e andò bene per almeno 40 anni.
Non c'era solo la radio, ma anche giornali con tirature spaventose, come La Gazzetta dello Sport che usa un linguaggio dannunziano per descrivere le imprese dei calciatori e il più frivolo Guerin Sportivo da dove nasce l'araldica del nostro calcio.
E' lì, infatti, che si dà il biscione all'Inter, la zebra alla Juventus, il dottor Balanzone al Bologna e così via ….
Nei primi anni 50 arriva la televisione e di conseguenza una ulteriore affermazione del calcio, che sta soppiantando il ciclismo nel cuore degli italiani.
Bartali ha smesso, Coppi è in declino e gli eredi non sembrano all'altezza dei campionissimi.
In più, il calcio ha inventato la schedina, e questo accresce di molto la popolarità.
Perché grazie al famoso 13, l'Italia appena uscita dalla guerra, si illude di avere in tasca un sogno milionario.
In tv, il linguaggio è compassato, in linea con il perbenismo dell'epoca … nei giornali la lotta fra catenaccio e gioco offensivo, raggiunge livelli epici.
Gianni Brera è il capofila in una polemica che caratterizzerà il calcio per almeno 20 anni.
E’ anche il momento nel quale grandi firme si dedicano al calcio come Ghirelli, Caminiti e scrittori come Arpino, talvolta Montanelli, e ovviamente, Pasolini per il quale il calcio è una delle ultime rappresentazioni rituali della nostra società.
Questo è lo ieri, è un bellissimo viaggio ricordare eventi come la Radio con la voce di Carosio, nomi come Brera, Ghirelli e Pasolini.
Alessandra io ci sono cresciuta con questi nomi, senza citare grandi della letteratura che hanno parlato di calcio.
Alessandra, faccio io una domanda a te, noi siamo della stessa generazione, ti senti un po’ nostalgica?
Rispondo volentieri… Ritorno spesso a guardare immagini del passato, mi aiuta a valutare meglio il presente e ad avere una visione della realtà più obiettiva.
Ed è questo che mi piacerebbe trasmettere con “Il Calcio nella Rete” con il suo ieri, oggi, domani.
Allora arriviamo a oggi.
I protagonisti di oggi sono molto più televisivi dei campioni dell'epoca, soprattutto, più abituati ad apparire.
Strappare due parole a Gigi Riva era un'impresa, oggi che mediamente i campioni sono molto più preparati, sanno che la popolarità passa anche e soprattutto attraverso gli organi d’informazione, che non sono più, solo le trasmissioni televisive, ma i social network, dove proliferano profili che raccolgono spesso qualche milione di followers, gestiti da vere e proprie equipe di professionisti.
Ed è qui che si completa la trasformazione di campione in azienda, produttore di denaro, per sé e per tutti quelli che gli stanno intorno, ma in generale è il calcio stesso ad aver subito questa metamorfosi e, da sport vero e proprio, si è trasformato in intrattenimento, sul modello del NBA americano al quale si cerca di assomigliare.
E il futuro è fra cellulari, tablet, pc.
Ti giro la domanda che hai fatto a me, tu sei nostalgica?
Sempre! Preciso, non triste.
Ho vissuto un periodo che con l’occhio di oggi è stato un privilegio.
Poi lo sai, per i ragazzi di oggi la felicità è conoscere Fedez o la Ferragni, o in tema calcistico, una Leotta.
Tutto ha un suo modo di essere visto!
Direi proprio di si!
Che dici di parlare dell’altro aspetto, quello abbinato al nostro “oggi”?
In un mondo che marcia veloce verso il futuro, i new media giocano da protagonisti.
Cellulari, tablet, pc, ormai sono le nuove frontiere della comunicazione.
E non solo..I social network, i podcast, le dirette streaming, le continue nuove app, generano sempre più personaggi, influencer e brand.
Il calcio, noi de “Il Calcio nella Rete” lo diciamo sempre, è lo specchio della nostra vita, e si evolve con l'accelerare del mondo, genera nuove frontiere, nuovi modi di viverlo.
Con i new media viene considerato, più per l'aspetto spettacolare, che per quello sportivo.
La battaglia agonistica è noia, i gol sono l'unica cosa che conta…e allora scegliamo di vedere direttamente gli highlights.
Ma noi crediamo che tutto abbia un suo giusto modo di essere visto, interpretato e usato nonostante si insegua il progresso.
Antonella per chiudere, io la domanda devo fartela.
Che rapporto hai con i New Media
Mediamente buono.
Sufficientemente tecnologica, attenta a non esserne intrappolata, li uso con costanza ma guardinga.
Sperimento, sono curiosa, ma non abbandono i miei libri e i giornali, o la vecchia classica tv.
A questo punto direi che non ci resta che guardarvi questa sera.
Grazie, a questa sera.
Ricordo che potete scriverci sulle mie pagine social, rispondere ai sondaggi e interagire con noi in qualsiasi momento.
E’ la sinergia che ci fa crescere.
Grazie a te Antonella, ricordiamo l'appuntamento.
Certamente. Giorno e orario: tutti i lunedì dalle ore 21.00 alle 22.00.
Visibilità: su Goldtv canale 17 ( per il Lazio)
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Insomma chi vuole mi trova!
Allora Antonella buona diretta!
Grazie Alessandra per la nostra chiacchierata.
Grazie a chi vorrà esserci.
Vi aspetto! Denghiù
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