Interviste

Antonella Biscardi. Il calcio nella rete. La Ripartenza. Intervista di Alessandra Mele

Ciao Antonella.  Oggi parliamo di Ripartenza. In questo periodo non si parla d’altro. Ripartire dopo un periodo sospeso. E noi de Il Calcio nella Rete stasera parliamo di Ripartenza, di un futuro che va verso la normalità. La introduciamo con le parole del nostro capo dello stato:

“È arrivato il momento della ripartenza, sarà veloce ed efficace, il peggio è ormai alle spalle”.

Ed è con questo auspicio…che  andiamo avanti.

Cosa ci vuoi raccontare? 

Ricordiamo che La Ripartenza è un concetto dantesco.

L'eroe della ripartenza è Ulisse, nel canto 26 dell'inferno.

L'uomo dalla curiosità smodata, dalla sete di conoscenza che talvolta lo spinge all'autodistruzione.

Ma, il concetto più elevato espresso da Dante porta l'uomo a seguir virtute e canoscenza e a non viver come bruti.

Ulisse riparte da Itaca, dopo aver fatto tanto per tornarci.

E anche noi, come Ulisse, ripartiamo da dove eravamo, tante sono le domande su come sarà questa ripartenza.

Nella nostra vita come nel calcio.

Ripartenza che a detta del nostro capo dello stato, sarà veloce ed efficace.

 

Come sempre, storia e attualità.

Questo tema si presta moltissimo, pensa a quante cose nella vita come nel calcio hanno avuto una Ripartenza.

Diciamo sempre noi de Il calcio nella rete che il calcio è lo specchio delle manifestazioni sociali e culturali del nostro paese e di conseguenza della nostra vita.

Allora ci chiediamo:

Ci sarà un ritorno a quello che c’era prima, oppure ci sarà un New Normal?

Faccio solo due riflessioni sul calcio.

Che normalità ci sarà nel post pandemia?

Il fatto di non essere potuti andare allo stadio per un anno e mezzo farà aumentare il desiderio di tornarci oppure avrà abituato i tifosi a vedere le partite solo da casa?

Che impatto avranno i minori introiti finanziari sulle decisioni dei giocatori e delle società? Ci sarà una riduzione dei costi e degli ingaggi?

L’aumento delle sostituzioni (da 3 a 5) probabilmente diventerà una regola definitiva, che consentirà di avere più spettacolo (minore stanchezza, maggiore qualità di gioco)?

Le difficoltà economiche, come nel mondo reale, aumenteranno il divario tra i top player e i giocatori delle categorie medio basse o si punterà sugli ingaggi dei top, lasciando meno risorse disponibili per gli altri?

Sono solo alcune delle domande alle quali cercheremo di rispondere.

Detto questo per il calcio, parliamo del concetto “New Normal”

 

In filosofia la ripartenza si abbina con la ricerca dell’Arché, cioè il principio da cui deriva l’origine del mondo.

Aristotele diceva che, indipendentemente dall’oggetto della ricerca, il suo cominciamento a sempre a che fare con la meraviglia.

Provare stupore significa non dare per scontato nulla, interrogarsi su tutto ciò che ci circonda, farsi cogliere dalla meraviglia del mondo intorno a noi.

Solo chi è in grado di assumere un simile atteggiamento, infatti, sarà in grado di interrogarsi, mettersi alla ricerca di una verità più profonda o di essere consapevole dei propri limiti, “sapere di non sapere “come diceva Socrate.

In questo lungo periodo sospeso abbiamo imparato a convivere con tante situazioni nuove, cosa rimarrà e cosa tornerà come prima e come lo affronteremo?

La forza della filosofia è nella capacità di farci comprendere meglio la realtà, e allora, quando torneremo allo stadio, al ristorante, ad abbracciare i nostri affetti… non diamolo per scontato, ma meravigliamoci, stupiamoci per viverlo più intensamente.

Il New Normal sarà diverso e ci piacerà?

Solo noi possiamo dare la risposta.

Parliamo di Ripartenza nel calcio, facciamo un viaggio nella storia.

Te ne cito alcune situazioni di cui abbiamo parlato nella scheda iniziale, così facciamo contenti i lettori storici del calcio.

Il calcio è un classico esempio di ripartenza anche sociale.

La ripartenza è inventata da Arrigo Sacchi, al quale si deve un grande passo in avanti nella tattica.

Erroneamente considerata un sinonimo di contropiede, ripartenza è riconquistare palla prima possibile e ricominciare l'azione, non necessariamente con il contropiede.

Che è un'altra cosa.

Ripartire è costruire l'azione dal basso, dai fraseggi tra il portiere e i difensori.

In genere la ripartenza era affidata al cosiddetto regista basso, il centromediano metodista alla Pirlo, per intendersi.

Ruolo che fu inventato dai sudamericani negli anni 30 chiamato “volante”, destinato a raccogliere tutti i palloni rinviati dalla difesa e a far ripartire l'azione in virtù dei piedi buoni.

Volante perché il primo giocatore a essere inserito in quel ruolo si chiamava proprio così Volante di cognome, Carlos di nome.

La ripartenza, è anche intesa come cesura tra un'epoca e l'altra, l’intervallo necessario per chiudere un momento storico e aprirne un altro.

Pensiamo all’’82, considerato decisivo per chiudere gli anni bui del terrorismo e aprire un'era più ottimista.

Ed è innegabile, che la vittoria in Spagna, fece da detonatore alla ripartenza sociale economica e culturale degli anni 80.

Parliamo di personaggi.

Personaggio che identifica la ripartenza, piaccia o no, è Claudio Lotito, uomo che chiude l'era Cragnotti della Lazio e ne apre un’altra completamente diversa.

Un altro bravo nella ripartenza De Laurentiis che ha ricostruito un Napoli che era finito addirittura in Serie C.

Cosa che non riesce a molti presidenti, come Cairo a Torino o Pallotta alla Roma.

Il Grande Torino fu squadra simbolo della ripartenza dell’Italia che usciva dalla guerra e si affidava ai suoi campioni per recuperare entusiasmo e dignità davanti al mondo.

La ripartenza del Manchester United dopo il disastro di Monaco nel 58, la sciagura aerea che distrusse gran parte della squadra, che 10 anni dopo tornò grande vincendo addirittura la Coppa dei Campioni, prima squadra inglese a conquistare il prestigioso trofeo.

Attualissima la ripartenza di Bergamo dopo la pandemia che l'ha colpita duramente, con l'Atalanta ambasciatrice ideale di una città che vuol tornare a essere protagonista.

Nella Nazionale da non dimenticare la figura di Fulvio Bernardini,  chiamato a guidare la ripartenza del calcio italiano dopo il disastro a Monaco 74.

Un processo completato da Bearzot, che fu il primo a far ripartire il calcio italiano convocando i giovani Antonioni, Tardelli, Scirea protagonisti dei mondiali in Argentina e in Spagna.

Antonella per chiudere raccontaci una tua Ripartenza.

 

 Il calcio nella rete è una ripartenza.

Finito il primo lockdown, la voglia di lavorare era tanta, ma il momento era difficile per tutti.

Avevo appena finito di scrivere il mio libro Un metro di solitudine ed ero in pieno fermento creativo.

Chissà se l’idea del programma cullata per tanto tempo, in un momento così difficile avrebbe potuto vedere la luce?

Ho parlato di questo momento particolare quando abbiamo affrontato il tema della Casualità.

L’inizio è stato casuale, ma è stata anche una ripartenza. Sai perché?

Perché ha segnato la fine di un mio percorso lavorativo e l’inizio di un altro, visto come Archè, il concetto filosofico di cui abbiamo parlato prima.

Tantissima carne al fuco, non resta che guardarvi questa sera!

 

Grazie, a questa sera.

Ricordo che potete scriverci sulle mie pagine social, rispondere ai sondaggi e interagire con noi in qualsiasi momento.

E’ la sinergia che ci fa crescere.

 

Grazie a te Antonella, ricordiamo l'appuntamento.

 Certamente.

Giorno e orario: tutti i lunedì dalle ore 21.00 alle 22.00.

Visibilità: su Goldtv canale 17 ( per il Lazio)

in streaming www.goldtv.it www.antonellabiscardi.it www.inmoveproduction.it

In diretta sui miei social fb e Instagram.

Su fb della rete e di inmoveproduction

Anche sul sito www.infooggi.it e www.universalkinesiology.it

Insomma chi vuole mi trova!

Allora Antonella buona diretta!

Grazie Alessandra per la nostra chiacchierata.

Grazie a chi vorrà esserci.

Vi aspetto!  Denghiù

#ilcalcionellarete #passione #ieri #oggi #domani  

AntonellaBiscardi

Blog  Facebook  Instagram   

Alessandra Mele E-mail
Inmove Production