Interviste
Antonella Biscardi. Il calcio nella rete. Il calcio tra le righe. Intervista di Alessandra Mele
Ciao Antonella. So che quella di stasera è una puntata dedicata a calcio e cultura.
Stai forse tentando di mettere ancora di più alla prova “Il diversamente sportivo” del tuo programma?
Alessandra, certo che sì!
Sempre alzare l’asticella! Sempre sperimentare nuove strade!
Il tuo è un programma dal quale ci si aspetta sempre qualcosa di nuovo.
Cosa vuol dire il titolo di oggi Il calcio tra le righe?
L’importanza del calcio si può capire dall’inchiostro fatto scorrere a fiumi da grandi letterati e scrittori che hanno raccontato il gioco più popolare del pianeta.
Parliamo di scrittori che hanno scritto di calcio come metafora della vita, come sentenziava Jean-Paul Sartre o la vita come metafora del calcio, come correggeva il filosofo Sergio Givone.
Eugenio Montale ipotizzava un campionato senza reti: «Sogno che un giorno nessuno farà più gol in tutto il mondo».
Di certo, calcio e letteratura vanno a braccetto, in una simbiosi ormai consolidata.
Faremo un viaggio fra le varie interpretazioni date al calcio in letteratura,
Da Leopardi che nel 1821 aveva scritto la poesia A un vincitore nel pallone a
Umberto Saba che spiegava il calcio attraverso le sue cinque poesie.
Alle teorie di Pier Paolo Pasolini il quale equipara il gioco del calcio in Europa a un discorso in prosa e quello praticato in Sudamerica in poesia.
E assimilava in modo alquanto originale il calcio a un vero e proprio linguaggio, a un sistema di segni, cosi, come in italiano ci sono i fonemi, nel calcio ci sono i podemi.
Arrivando, poi, alle storiche “pennellate” tra Umberto Eco, non proprio amante del linguaggio del calcio, e Gianni Brera, “scrittore” di calcio.
Brera non dimenticò mai l’affronto di Eco che definì la sua scrittura Gaddismo spiegato al popolo proprio per il suo diffuso gusto di creare parole nuove.
Brera era un coniatore di neologismi, chi non ricorda abatino, centrocampista, eupalla, libero, palabratico, forcing, incursore, melina, destrorso?
A tal proposito lo sapevi che mio padre ha scritto un libro, proprio sul giornalismo, adottato nelle università?
So che tuo padre ha scritto vari libri.
Dimmelo tu.
Storia del giornalismo sportivo da Bruno Roghi a Gianni Brera.
Un libro che tutti gli studenti in giornalismo sportivo hanno letto, alcuni utilizzandolo per la tesi di laurea.
Questo, ci tengo a dirlo, in barba ai suoi detrattori che sostenevano, e alcuni lo sostengono ancora, che Aldo fosse ignorante.
Allora questa puntata è un po’ anche un riscatto personale?
No, assolutamente.
Vorrei cercare di parlare di calcio diversamente, abbinandoci i temi della vita.
Per rendere più attuale il discorso, parliamo di attualità con I calciatori scrittori.
Il modo migliore per conoscere il proprio idolo che sia un calciatore, un ex-calciatore, un calciatore diventato allenatore o dirigente di calcio, è conoscere la sua storia attraverso un libro, meglio una biografia, e ancora meglio se autobiografia, per entrare nei pensieri e nel quotidiano del fuoriclasse ammirato in campo.
Mi puoi fare dei nomi?
Certamente, sono infiniti, ma noi siamo partiti dall’ultimo ventennio.
A segnare il millennio non poteva che essere Diego Armando Maradona con Io sono El Diego.
A seguire due tra i più grandi miti George Best con The Best, Roberto Baggio con Una porta nel cielo.
E Paolo Rossi che ha intitolato la sua fatica letteraria all’indimenticabile partita di Spagna ‘82 Ho fatto piangere il Brasile.
Johan Cruyff che spiega a modo suo il gioco del calcio con Mi piace il calcio ma non quello di oggi.
L’icona del calcio David Beckham con My side.
Arrivando così a O’rey Pelé con Io, l’unico re.
E ancora… “Ringhio” Gennaro Gattuso con Le dodici regole di Gennaro Ivan Gattuso, scritto prima di diventare allenatore e il nostro sempre allegro José Altafini con Futebol e alegria
E poi…
Il dio del calcio, the shark, the lion, come ama definirsi, Zlatan Ibrahimovic ne ha scritti addirittura due su se stesso: Io, Ibra e Io sono il calcio.
Gli ultimi due in ordine di uscita, l’incontrastato capitano Francesco Totti con la biografia diventata in questi giorni un film Un capitano e l’autobiografia ora disponibile in libreria di Sinisa Mihajlovic con La partita della vita dove racconta il periodo dalla scoperta della grave malattia al ritorno in campo un mese dopo.
Sei sicura che il pubblico non si annoierà con tutta questa cultura?
Il pubblico “dopato” da Il grande fratello, certamente sì, non si avvicinerà neanche, ma battuta a parte, potrò dirtelo la settimana prossima.
Aggiungo che parleremo come sempre anche del punto di vista filosofico, psicologico, economico.
Ad esempio, perché un calciatore deve scrivere la propria biografia?
Per narcisimo, denaro, bisogno di consacrarsi nel tempo?
Ti ho già dato tanti imput, direi di fermarci qui.
Prima di salutarci ci dai uno "sgub"?
Parleremo di come si allena il cuore, organo pulsante della vita.
A spiegarlo ci pensano i nostri Kinesiologi Marta Doria e Gianmaria Celia.
Ricordi dove vedere il programma e l'appuntamento?
Certamente.
Giorno e orario:
tutti i lunedì dalle ore 21.00 alle 22.00.
Visibilità: su Goldtv canale 17 ( per il Lazio)
in streaming www.goldtv.it www.antonellabiscardi.it www.inmoveproduction.it
In diretta sui miei social fb e Instagram.
Su fb della rete e di inmoveproduction
Anche sul sito www.infooggi.it e www.universalkinesiology.it
Insomma chi vuole mi trova!
Allora Antonella buona diretta!
Grazie Alessandra per la nostra chiacchierata.
Grazie a chi vorrà esserci.
Vi aspetto!
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Antonella Biscardi
Alessandra Mele E-mail
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