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Antonella Biscardi. Il calcio nella rete. Capitano, mio capitano! Intervista di Alessandra Mele
Eccoci di nuovo insieme Antonella, hai affrontato tanti temi diversi nelle scorse puntate che quando ti incontro sono sempre più curiosa.
Cosa c’è nel piatto per questa sera?
Ciao Alessandra, anche noi siamo in un salotto e conversiamo amabilmente e questo appuntamento è sempre un piacere.
Se dico “condottiero”, cosa ti viene in mente?
Nella vita? Un leader, colui che guida, un trascinatore.
Nel calcio è “Il capitano” che ha sempre rappresentato l’anima di una squadra, anche se in questi ultimi anni il suo ruolo è cambiato a volte sostituito da un grande campione dal nome roboante e strapagato.
Al capitano non spetta solo la guida in campo, ma anche il compito più difficile di rappresentare la squadra sui media, sui social e nel rapporto con i tifosi.
Il titolo della puntata è Capitano, mio capitano!
Bello, ricorda la scena finale del film L'attimo fuggente con un indimenticabile Robin Williams.
Esattamente, è proprio a quella scena finale del film che s’ispira la puntata.
“O Capitano, mio Capitano!”
Il professore diventa il “Capitano” dei suoi allievi ma anche loro compagno di vita. Attento ai loro pensieri, alle loro inclinazioni, a ciò che hanno da dirgli. Lui sta dentro il gruppo composto di persone con caratteri diversi, è dalla loro parte e li sostiene, fa di tutto per aiutarli, li vuole liberi pensatori, capaci di percorrere la propria strada, e per fare questo li smuove e li incita a trovare la loro identità.
Questo è in sintesi il ruolo di un "capitano" anche in una squadra di calcio.
Come svilupperai questa puntata?
Partiamo da Valentino Mazzola, che con la maglia granata lanciava il segnale ai compagni, per arrivare a Facchetti e Scirea, a Bergomi e Baresi, a Totti e Del Piero.
Capitani che hanno fatto la storia del calcio fino ad arrivare al moderno capitano che deve guardarsi sempre intorno, sapere chi ha difronte, essere padrone della comunicazione e condividere il valore del club per il quale gioca, conoscere bene il regolamento, a maggior ragione oggi che c’è il VAR!
È lui che rappresenta la squadra al momento del lancio della monetina, è lui l'istituzione in campo.
Parleremo di assoluti capitani come Maldini, Zanetti, Totti, che hanno sempre e solo rappresentato le loro squadre, e di capitani dalle esperienze meno fortunate come ad esempio Bonucci o Icardi…
Avremo il racconto di un giocatore che è stato capitano, e come sempre passeremo dai ricordi al presente attraverso servizi e immagini.
Non mancherà la nostra consueta pillola di filosofia che ci porta a vedere il capitano attraverso il pensiero del filosofo cinese Confucio, per il quale il condottiero è la guida, colui che esercita il potere, che deve distinguersi perché è il primo a dare l’esempio con le sue gesta.
O per gli antichi greci per i quali è rappresentato dalla figura dell’eroe in grado di differenziarsi soprattutto sul piano morale. L’eroe è, per Aristotele, quello in grado di esercitare in ogni circostanza l’agire virtuoso.
Per Marco Aurelio, pensatore e imperatore romano, quello che oggi chiameremmo leader, deve possedere la capacità di non farsi condizionare dalle circostanze avverse, dagli imprevisti che la vita sempre gli pone davanti.
Proprio come un capitano che è sempre pronto a incoraggiare il compagno che ha appena sbagliato un calcio di rigore.
Questi accenni di filosofia sono sempre molto seguiti dagli ospiti in studio, ma da casa come reagisce il pubblico?
Noi seguiamo le reazioni attraverso i social e l'interazione è molto attiva.
Spesso pongono domande, o mandano commenti.
Il programma è seguito nel suo complesso, quindi, per rispondere alla tua domanda anche nel suo momento di filosofia.
Noi ne parliamo sempre con semplicità e comprensione. Inoltre mi piace mettere a confronto la filosofia con la psicologia, due momenti che si compenetrano perfettamente.
È in questo che il tuo programma è "diversamente sportivo"?
Non solo. Vorrei che lo fosse prima di tutto nel linguaggio, nel modo di porsi, nei toni e nei temi. Ed è proprio questo che vorrei fosse “Il calcio nella rete”.
Poi tutto può essere interconnesso, quindi, aprirsi a nuove sperimentazioni è un arricchimento.
Antonella, un'ultima cosa.
La scorsa settimana ti ho chiesto se c'è qualcosa nel tuo programma che vorresti fare e che non riesci a fare, oggi vorrei sapere cosa vedi davanti a te per l'immediato futuro.
In questo mondo sospeso e incerto non riesco a vedere oltre al domani più vicino, non si può pensare a lungo termine.
Ho una mia certezza: non smetterò mai di credere che la vita possa riservare sorprese e proprio per questo continuerò a studiare, sperimentare e provare, nel mio piccolo, nuovi obbiettivi.
Prima di salutarci ricordi dove vedere il programma e l'appuntamento?
Certamente.
Tutti i lunedì dalle 21.00 alle 22.00. su GoldTv canale 17 (per il Lazio)
in streaming www.goldtv.it www.antonellabiscardi.it
In diretta sui miei social fb e Instagram.
Su fb della rete e di inmoveproduction
Insomma chi vuole mi trova!
Allora Antonella buona diretta!
Grazie Alessandra per la consueta chiacchierata.
Vi aspetto!
Ogni lunedì dalle 21.00 alle 22.00 su GoldTv canale 17 (per il Lazio)
in streaming su www.goldtv.it e www.antonellabiscardi.it
In diretta sui miei social Fb e Instagram.
Su Fb della rete e di inmoveproduction
Anche sul sito www.infooggi.it e www.universalkinesiology.it
Insomma chi vuole mi trova!
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#ilcalcionellarete #passione #ieri #oggi #domani
Antonella Biscardi
Alessandra Mele E-mail
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