Antimafia, l'esemplare normativa calabrese presentata alla Commissione parlamentare
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ROMA 9 GENNAIO - Si è tenuto a Palazzo San Macuto, a Roma, sede della Commissione Nazionale Antimafia, un altro appuntamento della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative regionali, incentrato sul tema dell’antimafia.
A partecipare per conto della Calabria, l’on. Arturo Bova, presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria e promotore del testo di legge di contrasto alla criminalità organizzata più nota come “Legge Bova” (L.R. 9/2018).
Al centro dell’appuntamento romano, il confronto con il sen. Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia, e i componenti della commissione, sui temi su cui proprio la Legge Bova, in Calabria, ha introdotto importanti novità: dal contrasto al caporalato, alla lotta all’usura e al gioco d’azzardo patologico.
«Sono orgoglioso di poter rappresentare la mia Regione in un contesto istituzionale così importante – ha detto Bova al termine dell’incontro -. E di poterlo fare portando come contributo al confronto un provvedimento concreto che proprio l’assemblea regionale calabrese, per prima in Italia, è riuscita ad approvare. Si tratta di un provvedimento molto apprezzato da tutti i presenti all'incontro odierno. Ma sono ancora più orgoglioso, di aver potuto esporre oggi il progetto di legge nazionale che ho depositato lo scorso 7 gennaio e concernente l'affidamento prioritario degli appalti sotto soglia alle imprese che denunciano il racket mafioso. Una legge che, una volta approvata, costituirà un incentivo alle imprese affinché perseguano sempre la legalità e, soprattutto, non si sentano sole e abbandonate dopo aver denunciato la criminalità organizzata. Troppo spesso le imprese che denunciano, anziché trarre vantaggi e benefici dalla loro lodevole condotta, non solo subiscono le nefaste conseguenze della ritorsione mafiosa, ma addirittura finiscono con l'essere escluse proprio dal sistema di lavoro che con il loro gesto volevano tutelare e preservare».
I Presidenti delle altre Commissioni regionali antimafia non solo hanno espresso compiacimento per l'attivismo legislativo della Regione Calabria in materia di contrasto alla criminalità organizzata, ma hanno già assunto l'impegno di depositare presso i rispettivi Consigli Regionali, il medesimo testo di legge proposto in Calabria dall' on. Arturo Bova al fine di conferirgli maggior peso e spessore: «L'augurio – ha concluso Bova - è che adesso la proposta di legge avanzata possa presto essere discussa e approvata dai Consigli Regionali prima e dal Parlamento poi, così che si riescano dare risposte concrete a quelle imprese che hanno creduto nello Stato anziché piegarsi alle richieste delle mafie».