Cultura e Spettacolo
Antigone, una storia africana
PRATO, 27 FEBBRAIO 2014 – Dopo due anni di laboratorio, approda al Fabbricone di Prato il progetto realizzato dal Teatro Metastasio Stabile della Toscana con il Centro culturale francese di St. Louis (Senegal), “Antigone, una storia africana”, ispirato all’opera del drammaturgo francese Jean Anouilh, per la regia di Massimo Luconi (27 febbraio/4 marzo 2014).
Si tratta di uno spettacolo all’insegna del dialogo culturale, tra folklore africano e teatro occidentale, in cui gli attori, giovani senegalesi, recitano, danzano e cantano in francese e wolof, con sopratitoli in italiano. Le tragiche vicende della figlia di Edipo, rilette in chiave contemporanea, rivendicano i diritti di chi non ha voce in nome delle leggi del “cuore”.[MORE]
«Antigone ribelle, Antigone eroica, Antigone figlia, ma soprattutto sorella, che si oppone alle leggi dello stato in nome dei diritti sacri della famiglia e del sangue. Dovunque vi siano discriminazioni razziali, conflitti, intolleranze religiose, dovunque una minoranza levi la sua voce a reclamare giustizia, Antigone torna ad assumere il ruolo dell’eroina che sfida i regimi totalitari in nome della pietas universale che si estende a tutti gli uomini sentiti come fratelli, superando ogni limite o divisione tribale e nazionalistica» spiega Luconi.
Inoltre, prosegue il regista, «Come dei naufraghi rinchiusi nella loro storia, Antigone, Creonte e gli altri personaggi sono costretti a inscenare il proprio psicodramma con quel tipico processo di immersione in altre identità che caratterizza il teatro terapeutico».
(Foto: metastasio.net)
Domenico Carelli