Cultura e Spettacolo
Antichi e nuovi viaggiatori nel Lametino: l'ultimo libro di Raffaele Gaetano
LAMEZIA TERME (CZ), 29 MARZO 2015 – È disponibile nelle librerie, in questi giorni, il nuovo lavoro di Raffaele Gaetano titolato Le querce sono in fiore. Memorie di viaggiatori nel Lametino (Koinè Editrice, pp. 230, euro 20.00). L’opera, particolarmente curata nella veste editoriale, conclude un lungo itinerario di ricerca che ha visto impegnato l’autore in un appassionante vis-à-vis con il tema del viaggio in Calabria tra sublime e pittoresco.
Composto per accumulazioni, per successive stratificazioni sviluppatesi in quasi dieci anni, lo scritto affronta per la prima volta in modo sistematico l’ingente mole di diari, resoconti, memorie e lettere che fra ’700 e ’900 decine di visitatori italiani e stranieri hanno dedicato al Lametino, descrivendo un’area geografica da sempre marginale rispetto ai grandi centri propulsivi ma che ha comunque esercitato gran fascino per gli animi più attenti e sensibili.
Condividendo lo stupore di quei «forestieri», ma raccogliendone al tempo stesso l’ansia di rinnovamento, Raffaele Gaetano si muove alla ricerca e condivisione di quest’esperienza in un magico viaggio nel tempo in cui introduce, con maestria, l’interessato lettore. Si delinea in tal modo un territorio ricco di memorie e di potenzialità che, soprattutto grazie alle varie e raffinate illustrazioni contenute nel volume, è possibile apprezzare in modo valido e fortemente arricchente.
Gli occhi dei viaggiatori attraverso i quali Gaetano introduce alla scoperta di luoghi e memorie sono quelli di nobili, borghesi, scienziati, ecclesiastici, artisti, militari. Ognuno con la ricchezza della propria personale esperienza, ciascuno nella sua più profonda diversità. Si ha così modo di apprezzare il sentire unico e particolare che il singolo osservatore percepisce sentendosi diverso dall’ambiente circostante, risultandone inevitabilmente esule.
L’introduzione alla sezione antologica del libro, in cui sono illustrate, nella prospettiva di una generale storia del viaggio come fenomeno sociale e culturale, le sue diverse tendenze in Calabria, i riti, i miti, le suggestioni, gli stereotipi che gli erano sottesi, focalizzando via via l’analisi sul lametino, appare ricca di dovizie di particolari sapientemente accostati. Particolarmente curata è anche la veste editoriale (copertina interno a colori, carta pregiata, formato album 20x20). Degna di nota e valore aggiunto del libro, infine, la numerazione e firma di tutti gli esemplari della prima edizione.[MORE]
Raffaele Gaetano è noto per il contributo dato allo studio del sublime leopardiano l’opera Giacomo Leopardi e il sublime (Rubbettino, 2002). Tra i suoi scritti inoltre sono apprezzabili altri volumi trai i quali: Beati se non sanno la loro miseria (Periferia, 1996, 2a ed. accresciuta 1997), L’autore mio prediletto (Rubbettino, 2001).
Gaetano si è occupato, inoltre, del filosofo materialista P.-H. Thiry D’Holbach nel saggio La benda sugli occhi (Rubbettino, 1998), concentrando poi la propria attività di ricerca su autori, gruppi intellettuali, temi, questioni teoriche dell’estetica e della poetica tra ’700 e ’900. Frutto di questo interesse sono infatti i volumi: Sull’orlo dell’invisibile (Monteleone, 2006, 2a ed. accresciuta Laruffa, 2015); Avanti all’anima mia (Gigliotti, 2010, 2a ed. accresciuta Città del Sole, 2014); La Calabria nel Viaggio Pittoresco del Saint-Non (Koinè, 2011) e le edizioni critiche di diverse opere poco note o mal note: G. Chiarini, Della filosofia leopardiana (Rubbettino, 2000); D. Anzelmi, Estetica di Lettere ed Arti belle (Rubbettino, 2003); P. Ardito, Artista e Critico (Rubbettino, 2004); G. Gravina, Della Ragion poetica (Rubbettino, 2005); J.-C. Richard De Saint-Non, Viaggio Pittoresco (Rubbettino, 2009). Con il pittore Max Marra ha, invece, realizzato il quaderno d’arte Rembrandt e lo specchio infranto della modernità (Quaderni di Orfeo, 2004), mentre con E. Matassi, W. Pedullà e F. Pratesi ha curato il volume La Bellezza (Rubbettino, 2005).
L’autore è anche giornalista e in tal veste ha dato vita a originali programmi di divulgazione culturale per la radio e la televisione; in qualità di direttore artistico ha promosso varie ed importanti rassegne di letteratura e filosofia.
Simona Barberio