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GUIDONIA (RM), 18 NOVEMBRE 2014 - Spesso si sente dire che l'Italia, pur avendo un grande patrimonio artistico e culturale, non è in grado di gestirlo a dovere. Una serie di episodi accaduti negli ultimi mesi nell'area archeologica della Selciatella, vicino Guidonia, sembra confermare questo triste pensiero.
Stando all'allarme lanciato dall'amministrazione comunale, infatti, moltissimi dei reperti archeologici presenti nella zona sono stati irrimediabilmente danneggiati da vandali o da passanti troppo curiosi che, entrando a loro piacimento nel parco, non hanno rispettato le comuni norme civili di comportamento.
La situazione è peggiorata da quando nell'intera stazione archeologica sono iniziati alcuni lavori manutenzione al fine di creare un nuovo tratto della via Selciatella. Evidentemente, le misure di sicurezza non sono sufficienti a garantire che i lavori procedano senza interruzioni: si registrano incursioni di persone non autorizzate che, addirittura, avrebbero preso a picconate la pavimentazione di una fornace. [MORE]
Così, tra un flash di troppo, un calcio a qualche osso e passeggiate non autorizzate, la necropoli rischia seriamente di essere deturpata. Per questo motivo, l'archeologa Valentina Cipollari ha sollecitato l'immediato intervento del sindaco. Dal Comune, però, arrivano i primi dubbi: i copiosi finanziamenti ai lavori (si parla di somme che vanno oltre i 16mila euro stipati a inizio progetto) non sono serviti a creare un ambiente di lavoro sicuro?
Anche se questa domanda rimane per ora senza risposta, il sindaco di Guidonia Eligio Rubeis ribadisce: "Serve maggiore sicurezza per un luogo di ritrovamento archeologico importante". Ed è davvero così, visto che nella necropoli sono stati trovati da appena due mesi due teschi mummificati, uno di uomo e uno di una donna, di cui quest'ultimo perfettamente conservato e con tanto di gioielli che hanno resistito alla prova del tempo. C'è veramente da sperare che tutto questo non venga rovinato da persone che non sanno apprezzare il valore di scoperte di questo tipo.
(foto: metroweb.it)
Sara Svolacchia