Economia

Anno nuovo, 80 miliardi ereditati dalle manovre del vecchio 2011

MILANO, 04 GENNAIO 2012- In base alle stime effettuate dal Centro studi Eutekne, passando in rassegna i documenti economico-finanziari pubblicati nel corso dell’anno, il valore complessivo delle manovre economiche varate nel corso del 2011 si aggirerebbe intorno a 81 miliardi di euro: 48,3 i miliardi di euro di rientro programmati per il 2012. Tuttavia, l'importo complessivo relativo al triennio è tristemente destinata a salire a 75,6 miliardi nel 2013 e ad 81,2 dal 2014. [MORE]

Nel suddetto studio, Eutekne precisa che il 73,62% della correzione dei conti da 81,2 miliardi di euro è l'eredità lasciata dal Governo Berlusconi, mentre l'altro 26,38% è da imputare dalla manovra varata dal Governo Monti. Secondo i calcoli fatti dagli esperti di Eutekne, la manovra si compone di incrementi di entrate per il 62,68% (50,9 miliardi di euro) e di tagli di spesa per il 37,32% (30,3 miliardi di euro). Tuttavia, si evidenzia che il sacrificio richiesto agl'italiani a causa dell'aumento dell'entrate potrebbe essere addirittura più invasivo: dei 48,3 miliardi di euro di manovra già operativa sul 2012, la parte inerente agli incrementi di entrate cresce addirittura al 79,54%.

Tutto ciò, potrebbe comportare, secondo Eutekne, un aumento della pressione fiscale "senza precedenti: sul 2012, si passa dal 42,7% atteso ante luglio 2011 al 45,1% (+ 239 punti percentuali); sul 2013, dal 42,6% al 45,7% (+ 310 punti percentuali); sul 2014, dal 42,4% al 45,5% (+ 309 punti percentuali)".

Il suddetto sudio evidenzia come questi “feroci” incrementi di pressione fiscale siano da imputare, in riferimento al 2012, per il 55,51% alle decisioni adottate dal Governo Berlusconi e per il 44,49% a quelle prese dal Governo Monti. Per quanto concerne, invece il 2013: per il 72,43% al Governo Berlusconi e per il 27,57% al Governo Monti; sul 2014, per il 76,69% al Governo Berlusconi e per il 23,31% al Governo Monti.

In pratica, la decisione del precedente Governo Berlusconi di gravare gl'italiani con una maggiore tassazione a partire dal 2013, a fuorviato la percezione che i cittadini hanno avuto delle decisioni prese dall'esecutivo Monti, rendendole più gravose. Infatti, come evidenzia il direttore di Eutekne.info, Enrico Zanetti, “Ha influito sulla percezione della gente determinando l’impressione di una maggiore durezza dell’ultimo decreto Salva Italia”.

Tuttavia i fatti evidenziano una realtà è diversa, continua Zanetti in un suo editoriale, “Il precedente Governo ha le sue brave ragioni quando rivendica di essere stato esso a varare la parte nettamente preponderante della manovra lacrime e sangue finalizzata a mettere in sicurezza i conti pubblici italiani. Non ne ha invece alcuna quando rivendica di averlo fatto prevalentemente con tagli di spesa, a differenza del Governo attuale, perché è vero, invece, che la parte preponderante dell’aumento della pressione fiscale, che i cittadini italiani sentiranno sulla loro pelle a partire da questo 2012, è frutto proprio delle scelte di quel Governo, confermate e ulteriormente amplificate da quello attuale”.

Adesso, però, tutta l'attenzione è concentrata sull’avvio del programma di rilancio della crescita economica, obiettivo essenziale e prioritario se si vuole far uscire l'Italia dal tunnel della crisi. Basti pensare alle stime preoccupanti che sono state diffuse nei giorni scorsi da Confindustria, secondo cui il Pil italiano, nel 2012, "si contrarrà dell’1,6% mentre la disoccupazione salirà al 9% colpendo in modo particolare i giovani lavoratori, che si ritroveranno senza lavoro nel 25% dei casi".

Conclude Zanetti, “Tutto quindi dipende dalle prospettive di crescita. Se l’effetto della manovra sarà ulteriormente recessivo un ulteriore ritocco dei conti sarà inevitabilmente necessario”.

(Fonti:Eutekne.info, Il Fatto Quotidiano)

Rosy Merola