Anno giudiziario: a Palermo meno omicidi, il pizzo è in calo. Ma aumentano i furti
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PALERMO, 25 GENNAIO 2014 - Meno omicidi ma più rapine e furti a Palermo, dove sono in calo del 17% le estorsioni: questa la fotografia dell'andamento della criminalità scattata dal presidente della Corte d'appello, Vincenzo Oliveri, nella relazione inaugurale dell'anno giudiziario.
"Il fenomeno dei reati contro il patrimonio - ha detto Oliveri - è prevalentemente ricollegabile a condizioni di disagio economico o di vera e propria indigenza di larghi strati della popolazione, oltreché‚ alla diffusione su vasta scala dell'uso di sostanze stupefacenti".
I furti hanno registrato un incremento del 4%, il 3% in più per quelli in abitazione. Le rapine sono state 2013 +10% rispetto alle 1830 del periodo precedente.
"Va evidenziato - ha aggiunto - il notevole incremento dei reati di furto e ricettazione del rame, e in particolare dei furti in danno delle grandi compagnie concessionarie dei servizi di energia e telecomunicazioni". Secondo i dati provenienti dall'ufficio statistiche della Procura di Palermo, i procedimenti iscritti per rapina ammontano a 1.227 (di cui 963 a carico di ignoti e 264 a carico di noti), quelli per furto a 7.562 (di cui 4.046 a carico di ignoti e 3.516 a carico di noti) e i furti in abitazione a 1.199 (di cui 1.001 a carico di ignoti e 198 a carico di noti).
Il fenomeno delle estorsioni è tuttora elevato anche se in discesa (489 contro 592, -17%), anche con riferimento a casi non direttamente riconducibili a Cosa Nostra, e si caratterizza sempre per la esiguità delle testimonianze da parte delle persone offese, nonostante gli interventi, in controtendenza, delle associazioni antiracket e le collaborazioni fornite da soggetti che - su loro indicazione - hanno reso dichiarazioni investigativamente utili. In apparente diminuzione anche il numero delle frodi comunitarie e delle rapine in danno di aziende di credito e uffici postali, sia per i maggiori controlli esercitati dalle forze di polizia, sia per l'accresciuta collaborazione da parte dei cittadini, sia, infine, per i sofisticati impianti di videosorveglianza installati nelle banche e negli uffici postali.[MORE]
La nota positiva è che il numero degli omicidi volontari, anche tentati, è in netta decrescita. Complessivamente - rileva la Corte d'appello - si sono verificati nel territorio del distretto 63 omicidi (dei quali 27 ad opera di ignoti) e 50 tentati omicidi (dei quali 8 ad opera di ignoti). Sono stati 33 gli omicidi commessi nel territorio del circondario di Palermo, 8 ad Agrigento, 5 a Trapani, 4 nel Marsalese, 12 quelli a Termini Imerese e uno a Sciacca. I femminicidi sono stati 3 (-50%), e 12 i tentati omicidi contro donne. Ha maggiormente colpito l'opinione pubblica, per la sua efferatezza, annota Oliveri, l'omicidio della diciassette Carmela Petrucci, uccisa dall'ex fidanzato della sorella, il ventitreenne Samuele Caruso.
“Nei tribunali del distretto giudiziario di Palermo, comprendenteTrapani, Marsala, Termini Imerese, Agrigento, Sciacca, il contenzioso civile è cresciuto con un aumento delle nuove cause (da 91.530 si e' saliti a 97.254) e delle definizioni (da 86.608 a 96.125)”. Oliveri rileva anche questo dato nella relazione di apertura dell'anno giudiziario, e segnala che nonostante l'aumento della produttività resta elevata la pendenza dei procedimenti, cresciuta da 117.846 a 120.082.
La ''litigiosità'' ha avuto un'impennata nel circondario del tribunale di Palermo dove le sopravvenienze sono passate da 44.960 a 50.375. Sono invece in linea col triennio i tempi medi di definizione dei procedimenti (459,82 giorni). Le cause pendenti da oltre 3 anni assommano a 5.952. Sono leggermente diminuite le cause per separazioni e divorzi (760,76 giorni la durata media per la definizione di una causa di separazione; 629 per la causa di divorzio).
Michela Franzone