Cronaca
68° anniversario Piazzale Loreto: "Qui per mantenere viva la memoria e la coscienza civile"
MILANO, 10 AGOSTO 2012 – "C'erano molti corpi gettati sul marciapiede, contro lo steccato, qualche manifesto di teatro, la Gazzetta del Sorriso, cartelli, banditi! Banditi catturati con le armi in pugno! Attorno la gente muta, il sole caldo. Quando arrivai a vederli fu come una vertigine: scarpe, mani, braccia, calze sporche; (...) ai miei occhi di bambino era una cosa inaudita: uomini gettati sul marciapiede come spazzatura e altri uomini, giovani vestiti di nero, che sembravano fare la guardia armati!", così il poeta Franco Loi, descrive l'eccidio che si consumò la mattina del 10 agosto 1944 a Piazzale Loreto, che si tinse del sangue di quindici partigiani prelevati dal carcere di San Vittore e barbaramente fucilati.
“Oggi tutta Milano è qui con la mente e con il cuore a ricordare le vittime di una delle stragi nazifasciste che hanno insanguinato il nostro Paese durante la guerra di Liberazione”. Così, la vicesindaco Maria Grazia Guida ha introdotto la celebrazione del 68° anniversario dell’eccidio di piazzale Loreto, avvenuta questa mattina davanti alla stele che ricorda, appunto, i 15 martiri che, come testimoniano le parole dell'allora Prefetto di Milano e capo della Provincia Piero Parini, "Il modo della fucilazione era stato quanto mai irregolare e contrario alle norme. I disgraziati non avevano neppure avuto l’assistenza del sacerdote, che non si nega neppure al più abbietto assassino". [MORE]
Inoltre, nel ricordare il ruolo e il valore della Resistenza e dei partigiani che “ci hanno restituito un Paese di cui essere orgogliosi”, la vicesindaco Guida ha posto l’attenzione sui movimenti e i partiti xenofobi e razzisti che in Europa trovano terreno favorevole alla propria diffusione a causa della crisi economica.
Infine, Maria Grazia Guida ha concluso dicendo, “I movimenti che per riemergere dal passato approfittano di una crisi che genera disoccupazione, precarietà e disuguaglianze sociali, vanno isolati e combattuti con decisione. Dobbiamo tenere sempre alta la guardia e fare di tutto per mantenere viva la memoria e la coscienza civile soprattutto tra le nuove generazioni. Per questo, ricordare oggi i martiri di piazzale Loreto non è una semplice cerimonia, seppur importante, in onore di chi si è sacrificato per il proprio Paese. Ma è un modo concreto per rinsaldare il patto fra democratici su cui si fonda la nostra comunità”.
(Fonte: comune.milano.it)
Rosy Merola