Ankara prevede la realizzazione di campi profughi per arginare il flusso di rifugiati
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Ankara prevede la realizzazione di campi profughi per arginare il flusso di rifugiati

martedì 5 agosto, 2014

 ANKARA, 5 AGOSTO 2014 – La Turchia accelera i piani di aiuti umanitari nel nord dell'Iraq per tutte le persone di etnia turkmena costretta a scappare verso nord in seguito alla presa, da parte dell'ISIL, della regione del Sinjar. In particolare, Ankara ha intenzione di costruire campi profughi all'interno dei confini iracheni, per evitare una nuova ondata di rifugiati che potrebbe riversarsi sul proprio territorio nazionale. Previsto un campo profughi capace di accogliere circa 20,000 persone nella regione Fishkabur, nella provincia curda di Dohuk. I tempi previsti sono di una settimana, e il campo sarà gestito da turkmeni iracheni.

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L'emorragia è esplosa lo scorso fine settimana, con circa 200 famiglie fuggite verso il confine turco-iracheno, quando l'ISIL s'è fatto strada nella regione tra Sinjar e Mosul. Per i turkmeni iracheni intenzionati a raggiungere la Turchia, è stato loro offerto riparo nel Kurdistan Iracheno, che si sta da tempo prodigando nel fornire massima accoglienza a migliaia di rifugiati, con il sostegno economico di Ankara.

I cittadini iracheni provvisti di passaporto possono tranquillamente entrare in territorio turco, mentre i problemi rimangono per chi ne è sprovvisto. Nel frattempo, il leader del Fronte Turkmeno e il parlamentare iracheno Ersad Salihi hanno chiesto ai rappresentanti delle Nazioni Unite di istituire una no-fly zone per la comunità, simile a quella imposta nel 1991 per la comunità curda.

Foto: hurriyetdailynews.com

Dino Buonaiuto


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