Estero
Ankara, continua il tit-for-tat di Erdogan contro le forze di polizia
ANKARA, 7 GENNAIO 2014 – Circa 350 agenti di polizia sono stati trasferiti a seguito di una “epurazione di mezzanotte” presso il Dipartimento di Polizia di Ankara, la più sonora risposta da parte del governo ai casi di corruzione esplosi nel paese circa un mese fa. I 350 ufficiali avevano funzioni in unità specializzate in terrorismo, intelligence, criminalità organizzata, reati finanziari, reati informatici e contrabbando. Decapitati anche i vertici: circa 80 erano ai vertici della polizia, mentre il resto appartenevano a ranghi inferiori. Circa 250 agenti hanno sostituito i funzionari trasferiti.
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I figli di due ministri e il direttore generale della banca statale Halkbank rimangono in custodia cautelare, a seguito degli scandali. Al fine di rendere pan per focaccia, Erdogan ha cominciato il rastrellamento degli agenti, prima a Istanbul, rimuovendo i vertici della polizia, lo scorso 22 dicembre, e ora ad Ankara. Il governo ha ripetutamente puntato il dito contro le forze dell'ordine, ritenute parte di un sistema teso a metter su un “complotto interno” contro l'AKP, e mosso dai fili invisibili di Fethullah Gulen.
Anno nuovo, la lotta continua.
Foto: hurriyetdailynews.com
Dino Buonaiuto (corrispondente dalla Turchia)