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Andranno avanti per tutto agosto le attività dell'Associazione Onlus Ra.Gi.
Riceviamo e pubblichiamo
CATANZARO - Essere nella relazione deve rappresentare il punto di riferimento costante per ogni nostra azione educativa. E’ partendo da questa particolare attenzione rivolta alla “persona” che continuano senza tregua e andranno avanti per tutto il mese di agosto le attività del Centro di aggregazione “Poli…Valiamo” di via Fares, finanziato dalla Provincia di Catanzaro e dall’Assessorato Comunale alle Politiche Giovanili creando un vero e proprio “Villaggio Fares” che è divenuto uno spazio di riferimento “Antinoia” per molti giovani, ragazzi, bambini e adulti che fino a qualche anno addietro non avevano spazi simili su cui contare. Dopo il successo dell’ “Analcolik House” che ha visto il coinvolgimento di numerosi giovani del quartiere e non solo, lo staff dell’Associazione Ra.Gi. Onlus anche nei mesi estivi è impegnato nel tenere vivo l’entusiasmo scaturito dagli eventi e dalle attività proposte, dando maggiore attenzione anche ai numerosi bambini presenti. [MORE]
Mentre i ragazzi stanno lavorando all’organizzazione di un altro momento/evento per lanciare a tutti i ragazzi della città un altro messaggio positivo, una scelta oculata e condivisa dallo staff ha fatto si che i cortili del quartiere di via Fares si trasformeranno in una sorta di “villaggio vacanze” dove bambini, ragazzi e genitori hanno potuto e potranno partecipare alle coinvolgenti e divertenti iniziative che, come sempre, hanno come obiettivo principale quello di educare, prevenire, aggregare e favorire la socializzazione. Tenendo conto del clima estivo, non solo dal punto di vista meteorologico, lo staff ha pensato di animare il quartiere con giochi di squadra che hanno come “protagonista” principale l’acqua, sinonimo di festosità e di divertimento non solo per i bambini ma anche per i genitori che hanno accettato anche il fatto che i loro figli potessero tornare a casa fradici di acqua sì, ma anche felici di aver sperimentato in pieno la frizzante allegria di poter infrangere un codice comportamentale comune per molti genitori in piena libertà e finalmente senza alcun rimprovero.
Sono nate così le “Mini-Olimpiadi” a squadre in cui sia i bambini e sia i ragazzi possono scatenarsi in vere e proprie staffette, inseguimenti e gavettoni con lo scopo di “inondare” non solo di acqua ma soprattutto di divertimento, leggerezza e allegria tutto il quartiere. Altro momento coinvolgente è stata la “Caccia al Tesoro” con la quale tutti hanno potuto dare il proprio personale contributo allo spirito di squadra. I partecipanti sono stati impegnati nella risoluzione di spiritosi indovinelli, nel superamento di prove movimentate che hanno portato alla scoperta, non solo del “dolce tesoro” nascosto, ma del piacere di stare insieme e collaborare nel raggiungimento di un obiettivo comune. La “Caccia al Tesoro” non ha visto coinvolti solo i bambini ma tutto il quartiere compresi i negozianti che si sono resi disponibili nel mettere a disposizione i propri spazi che sono così diventati parte integrante delle prove di “esplorazione”. Numerose altre saranno le iniziative all’insegna del divertimento anche di natura culturale che manterranno vive per tutta l’estate via Fares. “Da sempre la nostra filosofia – afferma Elena Sodano presidente della Ra.Gi. - è quella di considerare gli interventi effettuati dai nostri operatori una vera e propria pratica di cura psico-sociale, ma solo se essi sono caratterizzati da un pensiero attento e costante sui bisogni dell’utente e sulle sue modalità di rappresentarsi nella relazione con l’operatore. Il lavoro che abbiamo realizzato riconosce la centralità dell’individuo e dei processi attraverso cui percepisce e fa proprie le sue condizioni di esistenza. Esso si concentra sul contributo del soggetto alla costruzione del proprio modello di interpretazione e azione sul mondo. Questa è un’attenzione non basata sul bisogno e sulla richiesta di aiuto ma è un approccio e una filosofia che rispettano l’individuo e ne valorizzano la sua complessità. Strumento principale di questo metodo è la relazione su cui noi facciamo riferimento.