ANDI Pavia si organizza per la lotta all'abusivismo sul territorio provinciale
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PAVIA, 10 LUGLIO 2014 - Delusione e perplessità: queste le sensazioni registrate da ANDI Pavia all’assenza di notizie sull’esito dell’esame del ddl 471 presentato dal senatore Marinello; ripreso dal ministro dell’interno Alfano e approvato dal Senato, è stato inviato alla Camera come A.C. 2281 e assegnato alla Commissione Giustizia il 17 aprile. Il ddl, ribattezzato “decreto antiabusivismo”, prevede, fra l’altro, la modifica dell’articolo 348 del Codice Penale in tema di esercizio abusivo della professione con particolare riguardo al comparto odontoiatrico. Dopo la Commissione Giustizia, il testo dovrà passare al vaglio delle Commissioni Affari Sociali e Affari Costituzionali ma non se ne hanno notizie nonostante le sollecitazioni di ANDI.
«All’inizio di aprile si cantava vittoria perché dopo anni di lotte e di fatiche, si era giunti all’approvazione in Senato e all’approdo alla Camera di un disegno di legge che avrebbe modificato finalmente l’articolo 348 del codice penale – commenta il Dottor Marco Colombo, Presidente di ANDI Pavia –. La proposta prevede un inasprimento delle pene che passano da una sanzione di sole 250-500 euro ad una più severa da 10.000 a 50.000 euro, con il sequestro delle attrezzature ed una pena per chi esercita abusivamente la professione medica che sale da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 4 anni. Sono trascorsi però più di tre mesi ma il provvedimento, approvato all’unanimità in Senato, e che per la prima volta dava una nuova spinta alla lotta all’abusivismo, che fine ha fatto?»
Le perplessità e le domande del Presidente Colombo aprono anche ad una riflessione sulla politica e su metodi e procedure: «Come è possibile che un provvedimento di tale importanza per tutto il mondo professionale si sia arenato nelle sabbie mobili della politica? Come è possibile che non si riesca a trovare una soluzione a questo annoso problema? L’abusivismo in odontoiatria è un fenomeno tutto italiano, purtroppo, fortemente legato anche all’azione deprecabile del prestanomismo. L’abusivismo va inteso, perciò, non solo come reato ma anche come pericoloso fenomeno sociale. Lasciando, infatti, che le cure della bocca possano essere impunemente affidate ad un finto dentista, si consente al cittadino e paziente di mettere a rischio la propria salute mentre tutelarla, oltre che favorirla, è proprio uno degli obiettivi cardini non solo della nostra associazione, che rappresenta il maggior numero di odontoiatri italiani, ma di ogni odontoiatra che rispetti i valori fondanti dell’etica sanitaria».[MORE]
Un’attenzione che il Presidente Colombo ha voluto porre in risalto nel suo programma elettorale. «Abbiamo messo ai primi posti del nostro programma per il prossimo quadriennio una lotta costante contro l’abusivismo nella nostra provincia tramite un’informazione capillare e attenta. Inoltre, in questo particolare momento economico, il cittadino corre il serio rischio di mettere a repentaglio la propria salute pur di risparmiare e per questo il fenomeno dell’abusivismo trova inevitabilmente nuova linfa. Noi però ci siamo sul territorio; ANDI Pavia c’è, per tutelare il professionista serio ed il paziente e nei prossimi mesi vuole dare vita ad una azione concreta che possa informare i cittadini; non intende solo agire per metterli in guardia da chi intende danneggiarli e truffarli ma anche, e soprattutto, per sensibilizzarli sulla necessità di mantenere sana la propria salute orale rivolgendosi a professionisti autorizzati e qualificati».
MiriamPaola Agili
Responsabile Ufficio Stampa per ANDI Pavia