Cronaca

Ancora scontro tra taxi: Cotape non molla e minaccia lo sciopero

PESCARA, 11 SETTEMBRE 2013 – Si pensava conclusa la vicenda che, martedì, ha visto coinvolti due tassisti, uno della compagnia Cotape di Pescara e uno della compagnia Cometa di Chieti, invece era solo l’inizio. I quaranta tassisti della Cotape non vogliono cedere a compromessi e minacciano di bloccare le strade, a partire dall’asse attrezzato, e di dare il via al sit – in davanti al palazzo della Regione.

‹‹Chiediamo il rispetto del regolamento regionale che non permette, ad oggi, ai taxi di Chieti di posteggiare e stazionare nello spazio antistante l'aeroporto dove la legge dice possono lavorare i tassisti dei comuni su cui ricade territorialmente lo scalo aereo, ovvero Pescara e San Giovanni Teatino (Chieti). Chiediamo che si metta fine a questa vicenda che ormai sta diventando insostenibile e per questo siamo pronti ad entrare in stato di agitazione, prima di dare il via ad un sit-in permanente dinanzi la Regione a Pescara dove monteremo una tenda per restare 24 ore su 24. Nelle prossime ore, anche alla luce di quanto accaduto ieri pomeriggio, inoltreremo una denuncia alla Polizia di frontiera aeroportuale e all'Enac›› con queste parole il presidente abruzzese dell’Uritaxi, Antonio Abagnale, si è espresso ieri davanti al vice prefetto di Pescara, Paola Iaci.

Una minaccia e una richiesta chiara quella dei tassisti di Cotape che vogliono far valere quanto detto nel decreto n.58 datato 2 agosto 2013. Intanto a margine di un incontro con l’assessore alla mobilità e vicesindaco di Pescara, Berardino Fiorilli, l’assessore regionale dei trasporti, Giandonato Morra, ci ha tenuto a precisare che l’obiettivo primario della Regione è risolvere questa situazione ma che ‹‹il Decreto – n.58 del 2 agosto 2013 - è espressione della limitata competenza dell'ente, in quanto il regolamento è di esclusiva e prioritaria pertinenza dei Comuni che rilasciano le licenze. Visto però la degenerazione della vicenda, stiamo cercando con i Comuni di approfondire la carente normativa nazionale››.

Erica Benedettelli

[immagine da ilcorrieredabruzzo.it][MORE]