Ancora gravi e stazionarie, le condizioni della bimba lanciata dal balcone a Taranto
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TARANTO, 8 OTTOBRE – Anche nella loro drammaticità, restano stazionarie le condizioni della bambina di sei anni, ricoverata nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Taranto “Santissima Annunziata”, che nel pomeriggio di ieri, è stata scaraventata dal padre dal balcone della propria abitazione posto al terzo piano nel rione Paolo VI di Taranto. Lo rendono noto i sanitari del nosocomio ionico.
La bimba di 6 anni, è giunta, informano i medici dell’ospedale tarantino, "in condizioni gravissime di instabilità emodinamica e respiratoria" ed "è stata immediatamente assistita dal ‘Trauma Team Ospedaliero’ (rianimatore, chirurgo d'urgenza toraco-addominale, radiologo, medico di medicina d'urgenza)". Successivamente, "è stata sottoposta ad intervento chirurgico di salvataggio, di laparotomia abbreviata secondo i criteri della ‘damage control surgery’".
La Tac effettuata sul tardi della serata di ieri, ha evidenziato un lieve peggioramento delle sue condizioni cliniche, che restano allo stato stazionarie nella gravità.
Il caso della piccola è seguito con la massima attenzione dal dirigente dell'Asl, Stefano Rossi, dalla direzione medica e dal personale medico e infermieristico dei reparti del Santissima Annunziata.
L’autore del disdicevole fatto, un 49enne tarantino, separato dalla moglie, il quale era stato privato della ‘potestà genitoriale’, in stato di manifesta agitazione, presumibilmente dovuta all’assunzione di alcolici, si è reso reo di un duplice gesto di violenza nei riguardi dei propri figli: il maggiore di 14 anni e la più piccola di sei.
Secondo la ricostruzione dell’evento, elaborata dai Carabinieri di Taranto giunti sul posto, l’uomo già nella tarda mattinata di ieri, nell'abitazione dove dimora, aveva aggredito il figlio 14enne colpendolo con un coltello da cucina lungo circa 15 centimetri, provocandogli una ferita lacerocontusa, che fortunatamente, non ha provocato gravi conseguenze al ragazzo, che ha riportato lesioni guaribili in15 giorni.
A tale motivazione, i sanitari dell’ospedale "Moscati" dove il ragazzo si è presentato, con lo zio, per essere medicato, hanno allertato i carabinieri.
All'ora di pranzo, l'uomo, sempre nella casa di viale XXV Aprile nel quartiere Paolo VI, dove si trovavano alcuni parenti, ha prelevato improvvisamente dal divano la figlia di sei anni, e l’ha scagliata in strada dal balcone dell'abitazione.
Il 49enne, si è poi barricato in casa, dove sono poco dopo arrivati i carabinieri, che prima hanno sfondato la porta dell'alloggio, dopodichè hanno bloccato e immobilizzato l'uomo. Usato dai militari anche uno spray al peperoncino al fine di mettere l'uomo nelle condizioni di non nuocere.
Nella perquisizione in casa, é stato rinvenuto e sottoposto a sequestro anche il coltello usato per ferire il figlio14enne.
Una volta bloccato, l’energumeno, è stato condotto in caserma e dopo l’espletamento delle formalità di rito ristretto in carcere.
I carabinieri hanno dovuto farsi largo tra la folla, che nel frattempo, si era radunata sotto l'abitazione con l’intenzione di linciare l’uomo.
Secondo gli inquirenti dell’arma, il movente dell'insano gesto sarebbe da ricondurre a reiterati litigi dovuti alla recente separazione tra l'uomo e la ex compagna, madre dei due minori. Sembra che il 49enne, si sia reso reo anche nel passato di episodi di violenza verso la donna.
Sull'intera vicenda, le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Filomena Di Tursi.
Luigi Palumbo