Politica

Ancora fermo il progetto per la copertura del Duce a cavallo: serve il placet di Tremonti

Ancora fermo il progetto della Provincia di Bolzano di coprire con una grande lastra di vetro opaco il bassorilievo raffigurante il Duce a cavallo che campeggia in piazza del Tribunale. Per procedere, spiega il governatore Luis Durnwalder dalle pagine del quotidiano locale di lingua tedesca “Dolomiten”, servirebbe il consenso scritto da Roma del Ministro dell’Economia Giulio Tremonti. [MORE]


Un placet che probabilmente tarderà ad arrivare; proprio per questo il governatore lancia un appello ai parlamentari dell’Svp, perché si attivino al più presto per far presente la questione. Si aggiunge quindi un nuovo capitolo all’infinita saga che da mesi oramai occupa le prime pagine della stampa locale e gli ordini del giorno dei Consigli comunali, dividendo l’opinione pubblica tra chi si dice favorevole e chi contrario ad ogni forma di damnatio memoriae.


Un caso che era arrivato anche alla ribalta nazionale proprio a proposito di quest’ultimo dibattito; dopo la lettera dell’allora Ministro della Cultura Bondi, che alla vigilia del voto di fiducia aveva concordato con la Svp il depotenziamento dei monumenti di epoca fascista in Alto Adige,era stato indetto il famoso concorso per il progetto che avrebbe coperto il bassorilievo sul Palazzo delle Finanze a Bolzano. Concorso che qualche settimana fa si diceva fosse stato revocato, con la denuncia di chi accusava la Provincia della sparizione di tutti i progetti, senza che i rispettivi autori avessero la possibilità di reclamarli.


Dopo varie sedute infuocate, sembrava fosse prevalsa la visione del blocco Pd-Svp favorevole alla copertura del bassorilievo con un vetro opaco; ed è proprio allora che è arrivata la notizia della nuova ennesima battuta d’arresto, che rimanda l’archiviazione del caso al momento in cui il partito indipendentista troverà nuovi argomenti per far valere la propria opinione con il governo.


Tutto congelato, insomma: tranne gli animi dei contendenti.

Simona Peluso