Cronaca

Anci, parentopoli all'italiana: si dimette Antonio Gioiellieri

BOLOGNA, 7 OTT. – A fine settembre, quando il direttore dell'associazione dei comuni, Antonio Gioiellieri, finisce nella bufera per aver assunto la moglie e la zia della moglie, qualcuno a gran voce chiedeva le sue dimissioni immediate. Neanche dieci giorni e quella decisione si è materializzata in una lettera, inviata da Gioiellieri al presidente regionale Anci, Daniele Manca, sindaco di Imola.[MORE]

I contratti di lavoro di Denise Ricciardi in Gioiellieri e quello della zia di lei, Anna Ricciardi, hanno dimostrato l’assunzione diretta di entrambe, da parte dell’ex direttore, tramite colloquio, senza alcun concorso pubblico, quindi, in un’associazione che in tutto conta nove dipendenti.

Gioiellieri, che lascia l’incarico di direttore dopo nove anni, ha consegnato le dimissioni ieri, prima dell’inizio della seduta dell’Ufficio di presidenza dei comuni, convocata per una “verifica amministrativa” dei contratti in essere all’Anci. La mossa dell’ex direttore ha anticipato, così, eventuali provvedimenti nei suoi confronti. Il presidente dell’associazione, Daniele Manca ha sempre ritenuto le due assunzioni, un fatto “eticamente insostenibile e ha annunciato che “per evitare, in futuro, situazioni simili, l’associazione si doterà di un codice etico”. 

Il motivo della decisione, scrive Gioiellieri nella lettera, starebbe nel venir meno del rapporto di fiducia, ritenendo di non aver commesso “nessun illecito”. L’Anci non è una società pubblica, conclude Gioiellieri, ha "natura privatistica", quindi l’assunzione di due familiari, “tutt’al più, andrebbe rubricato nell’ambito molto più modesto e circoscritto della deontologia professionale di un dirigente verso i suoi soci”.

Cristina Reggini