Politica

Anche il Partito Socialista si oppone alla "Variante Ghersi" e critica l'Amministrazione Zoccarato

Sanremo 28 maggio 2011 -  Il Partito Socialista della Provincia di Imperia ha depositato presso la Segreteria del Comune di Sanremo, nei termini prescritti dalla Legge, le proprie osservazioni alla Variante urbanistica ad iniziativa privata meglio conosciuta in città come “ Varante Ghersi”. Promotore del progetto di trasformazione urbanistica parziale del territorio è, infatti, l'imprenditore Giulio Ghersi, [MORE]titolare di una delle più note ditte cittadine di esportazione fiori, sino a non molto tempo fa Assessore della giunta di centro- destra capeggiata dal Sindaco Maurizio Zoccarato ed oggi, sempre in quota al Popolo della Libertà, membro del Consiglio d'Amministrazione del Casinò di Sanremo. Ghersi vorrebbe trasformare l'attuale sede della sua azienda, che sorge in un'invidiabilissima posizione con una superba vista sul mare in Corso Mazzini ai Tre Ponti, in un complesso residenziale di pregio trasferendo la sede produttiva in un capannone di Valle Armea. La Regione Liguria pretende però che l'inizio dei lavori per il complesso residenziale di Corso Mazzini, almeno, coincida con l'inizio dell'attività produttiva nella zona industriale della “ Città dei Fiori”. Ciò al fine di salvaguardare il mantenimento dei posti di lavoro presso l'azienda Ghersi. Il timore dei sindacati è, infatti,quello che l'imprenditore una volta realizzato il residence chiuda l'impresa e lasci sul lastrico venti famiglie. Questi timori sono stati fatti propri dai socialisti imperiesi che, sulla pratica, contestano l'operato dell'Amministrazione Zoccarato.

Come si ricorderà al momento della sua approvazione nel Consiglio Comunale di Sanremo, oltre agli strali dell'opposizione rappresentata dall'ex Assessore all'Urbanistica Andrea Gorlero del Partito Democratico e dal Consigliere Daniela Cassini, attacchi al progetto di Variante giunsero pure da esponenti interni alla maggioranza tanto che la stessa fu molto difficoltosa. Oggi le osservazioni negative dei socialisti non a caso sono state presentate dall'ex Presidente del Consiglio Comunale matuziano Bruno Marra, Segretario provinciale del garofano. Marra osserva che inizialmente l'interesse pubblico del progetto urbanistico, la cui presenza è obbligatoria per Legge, era stato ravvisato nel mantenimento di venti posti di lavoro mentre nell'ultima stesura della pratica, approvata dal Parlamentino matuziano, sono assicurati nella futura Azienda Ghersi solamente nove posti di lavoro con una perdita netta di undici unità. I socialisti, poi, osservano che i terreni su cui dovrebbe insediarsi la ditta proponente non sono di sua proprietà mentre invece la stessa ha affittato per otto anni dall'Ucflor un magazzino, sempre in Valle Armea, dove eventualmente proseguire l'attività.

La Giunta Zoccarato, inoltre, secondo i socialisti avrebbe deciso di destinare i gettiti provenienti dagli oneri di urbanizzazione nella manutenzione straordinaria della Diga foranea del Porto Vecchio cittadino, oggi un autentico colabrodo, senza pensare che la normativa vigente obbliga a reimpiegare tali oneri unicamente in opere urbanistiche vere e proprie. Per tutti questi motivi, e suborando il pericolo che una volta venduti gli appartamenti ricavati nella vecchia sede di Corso Mazzini l'imprenditore Ghersi riduca notevolmente l'attività dell'azienda, Bruno Marra ed i socialisti suggeriscono al Consiglio Comunale ed alla Regione Liguria di respingere il progetto di variante così come è stato formulato nell'ultima versione per tutelare l'interesse pubblico rappresentato dal mantenimento dei venti posti di lavoro inizialmente previsti.
Sergio Bagnoli