Cultura e Spettacolo
Anche gli animali provano emozioni. Ecco il Dizionario Bilingue di Masson
MILANO, 10 Dicembre 2011 - Jeffrey Masson, celeberrimo psicoanalista (ha avuto anche la fortuna di essere nominato responsabile degli archivi di Freud), autore del libro Il cane che non poteva smettere di amare, è di nuovo nelle librerie di tutto il mondo con Il Dizionario Bilingue (edito da Sonda, 14.90 euro). Volume stupendo e che non può mancare nelle librerie personali di tutti gli amanti degli animali; all’interno traspare tutta la passione nei confronti delle altre specie, il suo amore per gli appartenenti al regno animale. Masson ci fa compiere un viaggio all’interno di un territorio fino a ieri inesplorato e sconosciuto: quello dei sentimenti delle altre specie che ci circondano.[MORE]
Forse sapevate già che i cani esprimono entusiasmo a un livello mai riscontrato in nessun altro animale, stesso discorso per la fedeltà e per l’amore che riescono a manifestare, ma forse non eravate a conoscenza dell’altissimo senso dell’umorismo delle capre: «non ci prendono a testate perché sono arrabbiate, lo fanno perché lo trovano divertente, amano giocare, proprio come i bambini; più le corna sono grandi, più lo scherzo riesce loro bene».
Anche i conigli hanno uno spiccato senso dell’umorismo, e quando fanno qualcosa di vietato sembra che ridano con tutto il corpo. «Dovremmo smetterla di usarli come termine di paragone quando vogliamo denigrare qualcuno (“tremi come un coniglio”); chiunque sarebbe spaventato se temesse di essere catturati per la cena».
La creatura più misteriosa, però, resta un altro protagonista delle nostre case: il gatto. Chiunque viva con un micio si sente un privilegiato, nel senso che ha la sensazione che il piccolo amico sia molto generoso a permettergli di essere suo amico, di avvicinarlo e coccolarlo, e di dormire nello stesso letto con lui. Diventa nervoso se lo fissate dritto negli occhi: lui lo fa quando sta per balzare sul topo.
Della stessa famiglia è il ghepardo, il mammifero più veloce della terra con i suoi 112 km/h. La velocità è la sua arma di difesa. Agile, elegante, pacifico, amichevole e dall’animo riservato. Quando viene aggredito da un animale più grosso geme proprio come noi, come se chiedesse aiuto alla madre.
Le tigri, invece, sono sofisticate e, benché sembrano solitarie, usano un sistema di comunicazione molto avanzato: lasciano i segni degli artigli sugli alberi affinché gli altri li leggano, spruzzano un obiettivo con un liquido di marcatura, e si riconoscono gli uni dagli altri grazie alle strisce sul muso e sul corpo, uniche su ciascun esemplare.
Del maiale sorprende l’intelligenza: è capace di imparare i passi di una semplice danza e pure divertendosi. Come i cani questi animali amano passeggiare con il padrone. «In una fattoria rifugio della California», racconta M. Masson, «ho portato sulle colline alcuni maiali, scodinzolavano e mi guardavano negli occhi proprio come fa il mio cane. Erano felici di essere con me, ed erano curiosi su ciò che li circondava proprio come il mio cane». Questi porcellini si affezionano molto agli esseri umani, amano dormire insieme alla persona «del cuore», e i cuccioli giocano proprio come i bambini alla lotta e a inseguirsi a vicenda.
Le oche sono socievoli ma molto diffidenti tanto che i nemici faticano molto ad avvicinarle. Mentre mangiano, almeno una di loro sta sempre di guardia e avvisa lo stormo del pericolo. Sono molto fedeli e addirittura piangono per la perdita del compagno.
I polli addirittura fanno molta compagnia. Se state con loro dal momento in cui fuoriescono dall’uovo rompendolo con il becco, allora siete della famiglia, e vorranno seguirvi dappertutto. Quando un pollo muore, i suoi compagni spesso ne vegliano il corpo per qualche tempo. Altro che “cervello da gallina”, gli scienziati hanno scoperto abilità intellettive nascoste nei polli. Tanto che sono stati organizzati convegni scientifici dedicati al cervello di questi animali.
Insomma, altro che bestie. Hanno dei comportamenti che si avvicinano ai nostri e spesso sembrano più umani di noi. Se volete saperne di più acquistate il libro, che può essere anche un’ottima idea regalo per il Natale.
Stefano Villa