Politica
Analisi del voto in Sardegna
CAGLIARI, 27 FEBBRAIO 2013 - Nonostante un significativo calo dell'affluenza rispetto alle politiche del 2008 (dal 72,28 al 68,18%), il voto sardo ha espresso favore verso il nuovo arrivato “Movimento 5 Stelle” che fa capo a Giuseppe Piero Grillo, noto Beppe. Come nel resto della Nazione, anche sull’isola arriva a essere il partito più votato. Alla Camera, concorrendo al di fuori di ogni coalizione, si è aggiudicato il 29,68% dei voti (274.834 in cifre assolute, 4 seggi. Eletti Manuela Corda, Andrea Vallascas, Paola Pinna e Nicola Bianchi).[MORE]
Uno stacco risicato dalla coalizione di centro-sinistra, “Italia. Bene Comune”, che si aggiudica il 29,43%, ovvero 272.519 voti ripartiti tra Partito Democratico (232.895 voti per un 25,15%), Sinistra Ecologia e Libertà (33.990 voti, 3,67%) e Centro Democratico 5.634 0,60 (10 seggi in tutto per la coalizione. Eletti Emanuele Cani, Romina Mura, Giovanna Sanna, Raffaele Di Gioia, Caterina Pes, Gian Piero Scanu, Francesco Sanna e Siro Marrocu per il Pd; Michele Piras per Sel; Roberto Capelli per Cd).
Sei punti di distacco dal centro-destra e il suo 23,67% (219.197 voti). Solo il Pdl supera la soglia di sbarramento con 188.480, 20,35% e tre seggi: Mauro Pili, Salvatore Cicu e Paolo Vella. Nessun seggio per il secondo partito della coalizione “Fratelli d’Italia” e il suo 1,75%. Scelta Civica, la coalizione che fa riferimento a Mario Monti, arriva al 9,42% per 87.243 voti e 1 seggio, per Pierpaolo Vargiu. Niente per Udc (2,77%) e Fli (0,60%).
Al Senato prevale, invece, il polo di centro-sinistra con 31,73% dei voti (Pd 27,48% per 234.023 voti e Sel 3,60%, 30.719 voti) e l’ottenimento di 5 seggi: Bachisio Silvio Lai, Giuseppe Cucca, Ignazio Angioni e Luigi Manconi per il Pd, Luciano Uras per Sel. Supera così di tre punti precisi il M5S, che con 244.610 voti raggiunge il 28,73 e 2 seggi (Manuela Serra e Roberto Cotti).
Sempre intorno ai sei punti il distacco dal centro-destra che prende un 25,48% (216.921 voti) e il Seggio per Emilio Floris. Nessun seggio per Scelta Civica che con il 6,55% conta 55.766 voti.
Rispetto alle scorse elezioni, i due partiti “polari” perdono molti voti anche nella nostra Regione. Nel 2008, infatti, si contarono 421.443 voti per il Pdl e 393.174 della coalizione Pd – Italia dei Valori (quest’ultimo partito non presente alle elezioni attuali) alla Camera e, rispettivamente, 390.076 e 360.485 al Senato.
Cifre significativamente ridotte cinque anni dopo, molto probabilmente per l’attrazione degli elettori verso i nuovi contendenti. Soprattutto M5S e, in misura ridotta, il partito che fa capo a Mario Monti. Non va comunque trascurato il calo di affluenza da attribuirsi ai disillusi. La qualità del voto porta a pensare che la popolazione giovanile al di sotto dei 25 anni abbia preferito il Movimento di Grillo ai partiti tradizionali.
Insomma, come sulla Penisola il vincitore effettivo di questa tornata è il M5S, anche se il centro-destra si potrebbe configurare come vincitore "morale" per via delle percentuali non trascurabili che è riuscito a mantenere nonostante fortissime perdite.
Complessivamente sembra prevalere anche sull'isola una certa incertezza tra l’osare il nuovo e ritentare con lo sperimentato che, come nella Penisola, ha portato alla formazione di un “tripolarismo”, un’espressione inedita alla quale dovremo abituarci. Anche se non è da escludersi la formazione di un bipolarismo tra "politica tradizionale" e "politica nuova" a seconda di come i quattro gruppi che siederanno in Parlamento decideranno di affrontare la gestione del Paese.
(foto:ansa)
Marco Secci