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Ammessi al finanziamento i due Gac che interessano la provincia di Catanzaro, per complessivi 4mil

CATANZARO – 20 OTT 2011 - Due importanti progetti che coinvolgono l’Amministrazione provinciale di Catanzaro, relativi ai Gruppi di Azione Costiera (GAC), per un valore complessivo di 4 milioni di euro, hanno superato la fase di selezione regionale e sono stati dichiarati ammissibili al contributo. Lo rendono noto il presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, e l’assessore provinciale all’Agricoltura, Caccia e Pesca Nicola Montepaone. [MORE]

I due GAC, coinvolgono le fasce costiere tirrenica e ionica della provincia, e rappresentano un’opportunità, grazie al partenariato pubblico-privato, per promuovere la crescita del settore pesca, in un'ottica di tutela delle risorse marine e di valorizzazione delle zone costiere, anche dal punto di vista culturale e attraverso la riqualificazione degli antichi borghi marinari. Il primo GAC, denominato “Costa degli Dei” e con soggetto capofila il Parco Marino Regionale di Capo Vaticano, interessa, per la provincia di Catanzaro, i cinque comuni sul litorale tirrenico: Nocera Terinese, Falerna, Gizzeria, Lamezia Terme e Curinga. Il GAC Medio Ionio”, che ha come soggetto capofila il GAL “Valle del Crocchio”, interessa i comuni dello Jonio catanzarese: Belcastro, Botricello, Cropani, Sellia Marina, Simeri Crichi, Catanzaro, Borgia, Squillace, Stalettì, Montauro, Montepaone, Soverato, Satriano, Davoli, San Sostene, Sant’Andrea Apostolo, Isca sullo Ionio, Badolato, Santa Caterina dello Jonio, Guardavalle e Monasterace. I GAC lavoreranno ora alla stesura dei Piani di Sviluppo Locale, nei quali verranno individuate le strategie locali di sviluppo da attuare per le diverse zone di pesca. I GAC, infatti, rientrano nelle misure dell’Asse IV


"Sviluppo sostenibile delle zone di pesca" del Fondo Europeo per la Pesca 2007 - 2013, e hanno diversi obiettivi: rafforzare la competitività delle zone di pesca; ristrutturare e riorientare le attività economiche, in particolare promuovendo l’ecoturismo, senza determinare però un aumento dello sforzo di pesca; diversificare le attività mediante la promozione della pluriattività dei pescatori, creando posti di lavoro aggiuntivi all’esterno del settore della pesca; aggiungere valore ai prodotti della pesca; sostenere le infrastrutture e i servizi per la piccola pesca e il turismo a favore delle piccole comunità che vivono di pesca; tutelare l’ambiente nelle zone di pesca per conservarne l’attrattiva, rivitalizzare e sviluppare le località e i paesi costieri con attività di pesca e preservare e migliorare il patrimonio naturale e architettonico; recuperare il potenziale produttivo nel settore della pesca, se danneggiato da calamità naturali o industriali; promuovere la cooperazione interregionale e transnazionale tra gruppi delle zone di pesca, soprattutto mediante l’istituzione di reti e la diffusione delle migliori pratiche. “Si tratta di strumenti importanti, che avranno ancora più valore perché inseriti in una logica di sistema – dice il presidente Wanda Ferro –.


Gli interventi inseriti nei Piani di Sviluppo saranno integrati con le altre iniziative previste, ad esempio, nell’ambito dei Pisl. Ciò nell’ottica di una programmazione di ampio respiro, che privilegi interventi capaci di portare effettivo sviluppo ai territori, senza disperdere le risorse. Ringrazio per questo risultato l’assessore Montepaone, la dirigente del Settore Agricoltura dell’Ente Rosetta Alberto, e l’assessore regionale al ramo Michele Trematerra che, con l’attuazione di questi interventi, ci ha dato la possibilità di intervenire in un settore strategico per i nostri territori”. “Con i Gac – dice l’assessore Montepaone – riusciremo a dare sostegno ad un settore, quello della pesca, che vive una situazione di crisi economica e anche di grandi cambiamenti, ma soprattutto potremo intervenire per tutelare le risorse ambientali e culturali nelle zone di pesca, migliorando così la capacità attrattiva e l’economia del nostro territorio”.