Cronaca

Amanda Knox e Raffaele Sollecito: primo giorno di libertà

Perugia, 4 ottobre 2011 – Ѐ finita con una sentenza di assoluzione il caso di Meredith Kercher, la giovane studentessa britannica trovata priva di vita il primo novembre del 2007, con 40 ferite e un profondo taglio alla gola, nell’abitazione che condivideva con Amanda Knox. In primo grado Raffaele Sollecito e Amanda erano stati condannati a 26 e 25 anni di carcere, nonostante i due ragazzi avessero sempre sostenuto la loro innocenza, sia durante l’iter dell'inchiesta che ai processi. [MORE]Mentre la terza persona implicata nella vicenda, ossia, Rudy Guede, era stato condannato a 16 anni con l’accusa di omicidio.

E ora il colpo di scena, con il verdetto che ridà loro la libertà. La Knox all’ascolto della sentenza è scoppiata in lacrime, invece Sollecito è rimasto prima in silenzio e poi, ha abbracciato il suo avvocato con un gesto liberatorio. Molti già s’immaginavano l’esito di ieri sera, visto che una perizia indipendente aveva giudicato inattendibili le prove scientifiche portate dagli investigatori. Altri, al contrario, si aspettavano per i due ex fidanzatini una lunga reclusione in carcere.

La famiglia Kercher ha rilasciato attraverso l’ambasciata inglese tale dichiarazione: "Rispettiamo la decisione dei giudici, ma non comprendiamo come una sentenza di primo grado possa essere ribaltata in questo modo". "Confidiamo ancora nel sistema giudiziario italiano e speriamo che alla fine emerga la verità". Quel che è certo, è che questa sentenza ha lasciato in sospeso troppi interrogativi sull'omicidio di Meredith.

Giustizia verrà mai fatta? Ora, Amanda tornerà nella sua terra, gli Stati Uniti, poiché ha scontato la condanna a tre anni di reclusione per il reato di diffamazione verso Patrick Lumumba. Sollecito, invece, ha già lasciato il carcere, si trova oggi nella sua villa di Bisceglie, a Bari.

Tiziana Marzano

In basso il video con la lettura della SENTENZA