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ROMA, 20 SETTEMBRE 2011 - L’Alzheimer è una malattia che attacca in maniera drammatica un vasto numero di persone, 36 milioni in tutto il mondo e un milione in Italia. Statistiche allarmanti, che potrebbero avere un buon calo se solo vi fosse la giusta informazione. Infatti, secondo l'AIMA (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer), uno dei problemi riguarda la scarsa informazione, poiché larga parte dei malati sanno di avere questo tipo di malattia, di conseguenza non la prendono in tempo. [MORE]Quindi va da sé, che la miglior cura sta anzitutto nella diagnosi precoce, la cui fondamentalità è stata rivelata anche dal Rapporto Mondiale Alzheimer 2011, titolato "I benefici di diagnosi e interventi tempestivi”. Ѐ appunto per questo, che domani, 21 settembre in occasione della XVIII Giornata Mondiale dell’Alzheimer, prenderà il via in tutto il Mondo, una campagna di sensibilizzazione, chiamata "I volti della demenza". Si ricorda, fra l’altro, che la demenza è in aumento nei Paesi industrializzati, dove la popolazione invecchia sempre di più col passare del tempo.
Ecco, in poche parole, come agisce l’Alzheimer sul corpo: la patologia distrugge progressivamente le cellule cerebrali, in maniera irreversibile e compromettendo le funzioni mentali, infatti l’amnesia anterograda è uno dei principali sintomi. Pian piano, si crea una sorta di disorientamento temporale arrivando per giunta ad assumere comportamenti bizzarri e, spesso, aggressivi. La malattia "deruba" l'individuo della propria personalità e dei ricordi. Un’idea da sfatare, è quella che colpisca solo gli anziani, non è così... colpisce quando uno meno se l'aspetta. Al primo comparire di sintomi quali i vuoti di memoria, della diminuzione della capacità di giudizio o cambiamenti improvvisi d’umore, bisognerebbe iniziare a fare una serie di controlli. Il motto “meglio prevenire che curare” va preso sul serio.
Tiziana Marzano