Cronaca
Alta velocita' e lotto A3, 21 arresti per corruzione
MILANO, 26 OTTOBRE - Ancora una volta un caso di corruzione strutturale, l’ennesimo. A scuotere l’Italia, da Nord a Sud, è oggi una inchiesta congiunta di Carabinieri e Guardia di Finanza. Gli arresti sono 21 nell’ambito dell’operazione “Amalgama”, che vede appunto coinvolte le Regioni di Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana, Lazio, Umbria, Abruzzo, Lazio e Calabria.[MORE]
Secondo gli investigatori, vi sarebbero state «condotte corruttive per ottenere contratti di subappalto», con accuse che vanno dalla corruzione alla tentata estorsione, sino all’associazione a delinquere. L’interesse delle persone coinvolte nell’inchiesta farebbe capo ad una tratta della linea TAV Milano Genova e ad un lotto della A3 Salerno-Reggio Calabria, oltre che alla People Mover di Pisa: è l’impianto a fune che collega l’aeroporto con la stazione centrale della città toscana.
Il problema corruzione torna dunque a far parlare di sé, soprattutto in relazione alle Grandi Opere. La Tav Milano-Genova è opera da 6,2 miliardi per uno sviluppo di 53 km, di cui 38 in galleria. L’altra opera interessata era il VI Macrolotto dell’A3 Salerno-Reggio Calabria, in particolare nel tratto che coinvolge gli svincoli di Scilla e Campo Calabro.
Alla base dell’indagine dunque uno scambio di favori tra dirigenti ed imprenditori. In questo caso ad essere coinvolto sarebbe un direttore di lavori, divenuto socio del capo di una azienda calabrese nel settore delle costruzione stradali. Opere dunque non trasparenti in cambio di subappalti che ingolosivano appunto i controllori delle stesse. E’ quanto emergerebbe dalle intercettazioni dell’indagine della Procura di Roma, che vedrebbe l’ingegnere Giampiero De Michelis come «promotore e organizzatore» del sistema, assieme all’imprenditore calabrese Domenico Gallo.
foto da: ilsecoloxix.it
Cosimo Cataleta