Estero
Alluvione in Bosnia e Serbia: almeno 20 morti e migliaia di sfollati
SARAJEVO, 17 MAGGIO 2014 - Dalla giornata di ieri forti alluvioni e esondazioni si sono abbattute sui territori di Bosnia e Serbia, provocando diversi morti. Da quanto si evince, il bilancio delle vittime sarebbe di 20, ma il timore che aumenti si fa sempre più concreto. Nel frattempo, almeno 15mila persone sono state sfollate e si contano danni all'agricoltura e alle infrastrutture. I due Paesi non vedevano piogge di questa portata da numerosissimi anni, come riferito anche dai mezzi di comunicazione.
In Bosnia, nella cittadina di Doboj, sono stati ritrovati sette cadaveri. Lo ha dichiarato Milorad Dodik, il presidente della Republika Srpska, entità serba della Bosnia Erzegovina. Il corpo di un'altra persona è stato recuperato a Samac. Le zone più colpite sono Maglaj, dove 6mila persone sono rimaste isolate a causa della pioggia, e Doboj, anch'essa quasi sommersa dall'acqua. [MORE]
Sono 70mila le famiglie senza elettricità, mentre il livello dei fiumi cresce e si registrano frane e smottamenti, che hanno provocato il crollo di abitazioni e hanno bloccato diverse strade. In alcune zone di montagna, la neve ha raggiunto i due metri, obbligando diverse famiglie di pastori a lasciare le proprie abitazioni con il gregge.
Anche in Serbia si contano le vittime, ma il bilancio è più incerto, dal momento che le istituzioni avrebbero deciso di non diffondere dati precisi fino al termine delle operazioni di salvataggio. I corpi ritrovati sarebbero sei, ma il dato è stato smentito dal premier Aleksandar Vucic. Il numero degli sfollati sarebbe arrivato a 7mila e la situazione sarebbe particolarmente allarmante nelle località di Sabac e Obrenovac, a poche decine di chilometri a sudovest di Belgrado, minacciate dai fiumi Sava e Kolubara.
Infine, anche in Croazia la zona della Slavonia è stata colpita dall'alluvione. Non vi sono vittime, ma i danni registrati ammonterebbero finora a 10 milioni di euro.
Valentina Vitali