Politica
Alluvione Genova, le parole di Renzi, Grillo e Pinotti
GENOVA, 12 OTTOBRE 2014 - Sono giorni difficili per la città di Genova e i suoi abitanti colpiti da una terribile alluvione, che ha messo in ginocchio un’intera regione.
I danni sono enormi e ci vorrà del tempo affinché si possa tornare alla normalità, senza dimenticare la morte di una persona travolta lo scorso venerdì dall’esondazione del Bisagno.
In giornata, inoltre, sono giunte le riflessioni di alcuni politici italiani che hanno voluto partecipare al momento di dolore che tutta la città di Genova sta attraversando.
Alluvione Genova, le dichiarazioni del Premier Renzi, del leader M5S e di Roberta Pinotti
Il primo è stato il Premier Matteo Renzi, che ha fin da subito sottolineato che non mancherà l’intervento da parte del Governo a rispondere a tutte le necessità della città. “C’è l'emergenza e il sostegno del Governo non manca e non mancherà. Adesso tutti a strapparsi le vesti, tutti a indossare la faccia contrita d'ordinanza. Ma diciamoci la verità: del dissesto bisogna occuparsi quando non ne parla nessuno non quando ci sono i titoloni in prima pagina che tra poche ore saranno già dimenticati” ha detto Matteo Renzi spendendo parole d’orgoglio per tutti quei “ragazzi che sorridono spazzando via il fango di Genova”. Il premier ha detto: “sono bellissimi e dimostrano che c'è una generazione di giovani che non è come viene raccontata in modo superficiale e banale”.[MORE]
Il Premier è consapevole che l’aiuto da parte dei giovani non basterà a risolvere i problemi reali che la città di Genova si trova e dovrà affrontare in futuro. Bisogna “sbloccare i cantieri e cercare di superare la logica dei ricorsi e controricorsi che rendono gli appalti più utili agli avvocati che non ai cittadini, come abbiamo previsto con il disegno di legge delega sulla Pubblica amministrazione”. Inoltre Renzi ha sottolineato che è fondamentale “coordinare la protezione civile con un maggior ruolo del livello centrale come prevede la riforma costituzionale del titolo V.”
Renzi, inoltre, ha confermato che “Non manca e non mancherà il sostegno del Governo e penso innanzitutto a quei commercianti che hanno preso il mutuo per pagare i danni del 2011 e sono di nuovo da capo. Ci saranno forme di ristoro anche per i privati, è giusto e doveroso e urgente. Non voglio che si arrendano, noi stiamo concretamente dalla loro parte. E non semplicemente con le pacche sulle spalle. Ma se vogliamo essere seri, se vogliamo evitare le passerelle e le sfilate da campagna elettorale, l'unica soluzione è spendere nei prossimi mesi i due miliardi non spesi per i ritardi burocratici. E cambiare finalmente le cose: portare a termine le riforme che noi abbiamo proposto e contro cui altri stanno facendo ostruzionismo in parlamento. Basta scaricabarile: è il tempo del coraggio e nessuno può tirarsi indietro».
Anche Beppe Grillo, leader del Movimento Cinque Stelle, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla delicata questione “alluvione Genova” anticipando che martedì sarà a Genova per spalare e aiutare la gente “ anche perché i nostri parlamentari sono abituati a spalare merda in Parlamento”. Sulla questione delle dimissioni di Marco Doria, sindaco di Genova, Beppe Grillo ha detto: “Si vedremo”.
A Genova, inoltre, è arrivata questa mattina il Ministro della Difesa Roberta Pinotti, che ha potuto vedere quanto l’alluvione abbia devastato la città di Genova e quanto sia il lavoro dei volontari e delle forze dello Stato. La Pinotti ha sottolineato quanto sia difficile e drammatica la situazione per i commercianti, che si ritrovano a rivivere una situazione similare a quella affrontata tre anni fa. “Da parte del Governo” ha detto il Ministro della Difesa, “servirà un provvedimento per l’emergenza e un altro per aiutare questa realtà”. “Anche l’Esercito è arrivato in città dalle ore 10.00 di ieri mattina e si sta muovendo tenendo presente le richieste del coordinamento della prefettura” ha spiegato la Pinotti, che inoltre ha confermato: “abbiamo duecento persone su Genova e provincia e siamo pronti con altre 200 persone dell’Esercito se saranno richieste”.
Emanuele Ambrosio
(foto: europaquotidiano.it)