Estero
Alluvione Balcani, timidi segnali di miglioramento. 40 i morti accertati
SARAJEVO, 19 MAGGIO 2014 - In Serbia, Bosnia e Crozia la situazione meteo sembra essere in leggero miglioramento, favorendo così le operazioni di soccorso, attualmente ancora nel pieno dello svoglimento, dal momento che numerose zone sono rimaste fino ad ora completamente sommerse dall'acqua e isolate. Le vittime attualmente accertate sarebbero 40 e resta alta la tensione per il pericolo della piena dei fiumi.
Proprio in vista dell'ulteriore crescita del fiume Sava a Belgrado e dintorni, il ministero degli interni ha ordinato l'evacuazione del centro abitato di Obrenovac. 7.500 dei 30mila abitanti del luogo sono stati condotti nei rifugi della capitale. Ordinata anche l'evacuazione dei villaggi della regione di Sabac. Anche in Crozia, decine di migliaia di persone sono state messe al sicuro in centri di raccolta e rifugi. Al momento risultano evacuate olre 25mila persone in Serbia, 20mila in Bosnia e 15mila nell'est della Croazia.[MORE]
La preoccupazione di Sarajevo si estende ora anche al possibile insorgere di epidemie causate dalla presenza di carcasse di animali morti. Garantire acqua potabile «è la nostra priorità assoluta», ha affermato il direttore dell'Istituto per la Salute Pubblica, che ha sottolineato il rischio della diffusione di enterocoliti, tifo ed epatiti.
In Bosnia, inoltre, è particolarmente pericolosa la presenza di mine e ordigni risalenti alla Guerra degli anni Novanta, specialmente dopo che i campi minati sono stati travolti dalla acque. In Serbia invece, fa paura la presenza di due grandi centrali termiche, minacciate dalle piene dei fiumi, che sarebberò però già state messe in sicurezza.
La presenza di aiuti umanitari si fa sempre più massiccia. Il commissario Ue alla cooperazione internazionale, Kristalina Georgieva, ha fatto sapere che gli aiuti Ue sono nei Balcani «per salvare delle vite umane», ma si sta già «pensando a quanto sarà necessario nei prossimi giorni e settimane».
Valentina Vitali
(Foto:urbanpost.it)