Allestita nel suggestivo anfiteatro "Lello Cardamone" di Lamezia Terme la mostra "Mito e materia"
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LAMEZIA TERME 17 GIUGNO 2015 - Sono circa 40 le opere della mostra “ Mito e materia” firmata da Maurizio Carnevali e Alberto Badolato e allestita nel suggestivo anfiteatro “ Lello Cardamone” posizionato accanto alla curia vescovile di Lamezia Terme. Organizzata dall’Associazione Culturale “ Altrove”, presieduta da Anna Cardamone, e da Lissania Garden, l’iniziativa mira non solo alla promozione culturale della città lametina ma anche a valorizzare un sito del centro storico ancora poco conosciuto essendo stato ristrutturato da poco tempo. La mostra rimarrà aperta al pubblico nella sede di “Altrove” in Via Lissania, fino al 21 giugno dalle ore 18.30 alle ore 21. Sostanzialmente diverse nelle tecniche espressive e nei contenuti, le opere dei due artisti confluiscono attraverso le forme e i colori in un’opera d’arte unica e totale in cui si concretizza la profondità di una personale concezione dell’arte. [MORE]
«La mostra - ha commentato il critico d’Arte Miriam Guzzi - nella sua organicità si propone di perseguire un dialogo finalizzato al raggiungimento dello stesso obiettivo: ricondurre il caos insito in ogni essere umano verso una pacifica quiete, talvolta apparente, perché celata da una maschera che inganna sulle verità poste tra i confini di ogni pensiero. Spazio quindi alla rivelazione della bellezza, a volte enigmatica, spesso impercettibile, eternamente sconfinata». La tematica ricorrente nelle opere di Maurizio Carnevali, già esposte a Roma un mese fa ed ora qui, a Lamezia Terme per la prima volta, è quella del mito del dio Pan e Siringa che offrono all’artista il pretesto di parlare della violenza che si esercita sulla donna preceduta spesso dall’amore.
«Questa naturalmente è una mia lettura che si discosta da quella di altri che hanno trovato un sentimento dolcissimo in alcune tele evocanti la narrazione dell’amore del dio caprone” ha puntualizzato Maurizio Carnevali che esula da qualsiasi collocazione storico - artistica, pur attingendo alla pittura classica e a quella informale. Soddisfatto di aver esposto le sue opere insieme al suo amico carissimo Alberto Badolato ed entusiasta di questa iniziativa, l’artista Carnevali ha dichiarato che « simili manifestazioni, che accadono in questa città lametina, restano e continuano a restare appannaggio delle associazioni perché, purtroppo, le istituzioni sono assenti e non promuovono l’arte: è come se dovessimo giocare la cultura solo sul piano dell’antimafia. Io sono d’accordo sull’antimafia ma ormai ci siamo annoiati di questo tema» riferito al Festival Trame che da cinque anni si realizza a Lamezia. Se Maurizio Carnevali si sofferma su tratti mitologici ed umani, sapientemente ben definiti, Alberto Badolato invece omette ogni riferimento alla realtà, all’elemento umano proponendo elementi visivi in rapporto tra di loro in conformità con l’arte informale.
«Io parto dalla superficie bianca o colore del legno, sulla quale accumulo materiale vario che dà sensazione di colori, sempre in rapporto tra di loro, come stucco, pezzi di ricami, intonaco, teli, giornali, cartoni, insomma tutto quello che diventa punto di partenza o che può diventare punto di arrivo per una determinata forma espressiva». L’arte di Badolato suscita «percezioni inattese che - come ha sostenuto Miriam Guzzi - creano un ponte con un’altra dimensione, intima, taciuta, che noi non conosciamo, ma che traspare dalla suggestiva forza della materia, come efficace rivelazione delle parti nascoste del suo essere».
Lina Latelli Nucifero