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ROMA, 28 OTTOBRE 2011- Nel nostro paese, il consumo degli alcolici si è complessivamente ridotto nel corso degli ultimi venti anni, mentre resta l’allarme per alcuni eccessi dei giovani: questo è il risultato che emerge dall’indagine effettuata dal Censis, in collaborazione con l’Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcol. I risultati dell’analisi sono stati presentati oggi, in una giornata di riflessione multidisciplinare, organizzata dall’osservatorio. [MORE]
L’analisi si è concentrata su come, nel nostro paese, il consumo dell’alcol sia cambiato durante gli ultimi due decenni, spiegando che il consumo delle bevande alcoliche è stato caratterizzato da una lenta decrescita a partire dagli anni settanta, per attestarsi ad un ‘’assetto generale di consumi moderati’’. Tuttavia, sono cresciuti i consumi tra le donne ed è aumentato il consumo di birra e degli aperitivi. Parallelamente, si è ridotto il numero dei cosiddetti grandi consumatori.
Uno dei dati maggiormente rilevanti riguarda i giovani. Infatti, resta stabile la percentuale di giovani sul totale dei consumatori di alcolici (circa il 75%). Contemporaneamente, sempre nella platea giovanile, sembrano essersi affievoliti i meccanismi di autocontrollo, che regolano il consumo negli adulti. In particolar modo, è preoccupante la crescita del fenomeno del binge drinking. Il termine indica l’assunzione di un numero elevato di bevande alcoliche (solitamente 5 o più) in un lasso ridotto di tempo: non viene considerata determinante la tipologia di bevande assunte, quanto piuttosto lo scopo, che è solitamente l’ebbrezza e la perdita di controllo. Dal 2005 al 2010, è diminuito il numero di ragazzi che non ha mai provato il binge drinking: da 86,3 a 83%.
Dalla ricerca emerge, inoltre, che al vino vengono preferiti birra e superalcolici. Infatti, è stata rilevata una netta riduzione del consumo di vino, in contrapposizione invece alla birra e ai superalcolici che crescono del 10%, sia tra uomini che tra donne. In particolar modo, un aumento netto hanno avuto gli aperitivi (del 20%). Questi vengono consumati particolarmente nel finesettimana e, solitamente, in compagnia. Una nota positiva riguarda il consumo dei superalcolici. Al di là della crescita riscontrata negli ultimi venti anni, la quota di bevitori fissi resta al di sotto della media europea, nonostante si riscontri un aumento degli eccessi, per entrambi i sessi.
Claudia Candelmo