Cronaca

All'aeroporto di Lamezia Terme monta la protesta dei percettori di mobilità in deroga calabresi

LAMEZIA TERME, 10 GIUGNO 2014 - Come anticipato nel comunicato congiunto delle tre maggiori sigle sindacali di qualche giorno fa, momenti concitati all'aeroporto di Lamezia Terme, dove i percettori di mobilità in deroga calabresi si sono riuniti nella protesta.

[MORE]Già provati dalla perdita del posto di lavoro, i disoccupati calabresi si trovano nell'infelice situazione di vivere nella costante incertezza riguardo il versamento degli ammortizzatori sociali, specie per chi usufruisce del corrispettivo della mobilità in deroga, fermo addirittura a gennaio 2014. L'ultimo blocco agli stanziamenti subito nei giorni scorsi per delle incertezze sulla platea che doveva beneficiare delle coperture finanziarie, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, convincendo i lavoratori, col supporto dei sindacati, ad innescare il moto della protesta, estrema ratio per chiedere aiuto. Aiuto che si deve tradurre non in un mero assistenzialismo ma un supporto alle politiche occupazionali, in modo di garantire a tutti la dignità di un lavoro. Da tutta la regione sono così giunti ex-lavoratori vessati da una crisi economica che miete vittime fra le braccia del ceto operaio uscite da un mondo di lavoro che difficilmente riapre le porte, braccia che si sentono abbandonate dallo Stato.

Nell'hub dell'aeroporto lametino si respira così l'aria pesante della disperazione ed è palpabile il livello, piuttosto alto, di tensione.  Nutrita la delegazione di giovani e soprattutto meno giovani che chiedono a gran voce risposte, stavolta serie e funzionali per un futuro che si prospetta tutt'altro che roseo. Disagi al traffico, con molti passeggeri che hanno avuto difficoltà ad imbarcarsi per via del blocco messo in atto, tentativo di richiamare l'attenzione. Forte la presenza delle forza dell'ordine in tenuta anti-sommossa a presidio della struttura. Ai passeggeri chi protesta chiede comprensione ed ai politici chiede un impegno reale, non le solite promesse, non le solite sporadiche mensilità pagate ma lavoro. Nel frattempo una delegazione fra manifestanti e sindacalisti ha ottenuto un incontro con le Autorità, in attesa di aggiornamenti.

Salvatore Remorgida