Economia

Alitalia, deatline delle 11 rimandata: ci sono ancora nodi da sciogiere

ROMA, 12 LUGLIO 2014 – Slitta la deatline annunciata ieri dal ministro Lupi: la sua proposta di chiudere gli accordi e di avere un quadro definitivo degli esuberi Alitalia entro le 11 di questa mattina, non può essere rispettata. Ad annunciarlo sono i sindacati che si sono dedicati alla rivalutazione degli esuberi fino alle 4 di questa mattina, ‹‹ci sono ancora nodi da sciogliere›› dicono alla stampa.

Il tema centrale della loro discussione è la proposta di Paoletti di strutturare i contratti di ricollocamento previsti dalla legge di stabilità. Tale contratto, come annunciato intorno alle 20:30 di ieri, andrà a favore dei 980 lavoratori in mobilità che potranno godere dell’80% dello stipendio per i prossimi 4 anni. Secondo i sindacati, tuttavia, sono ancora da verificare le condizioni per arrivare ad un’intesa e per questo sono necessarie più ore di lavoro.

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I manager dell’Ethiad saranno in Italia la prossima settimana ed, in particolare, giungerà sul territorio l’amministratore delegato, James Hogan: per quella data, il ministro Lupi, in accordo con i sindacati, è intenzionato a chiudere ogni accordo con le banche e con i soci. Tuttavia, considerata la situazione e gli scontri fra i sindacati – in particolare Anpac, Avia, Anpav contrari alla mediazione della governo – la chiusura dei contratti potrebbe risultare lontana e far saltare tutto.

I buoni risultati raggiunti ieri, infatti, non bastano al ministro Lupi che sta cercando di accelerare la situazione. ‹‹Il 22 luglio andrò in Europa e vedrò i commissari Almunia e Kallas›› annuncia Lupi ‹‹e potremo presentare loro qualcosa di concreto, ma bisogna decidere di andare in una direzione piuttosto che in un’altra››.

Erica Benedettelli

[immagine da ilmattino.it]