Politica

Ali incontra l'architetto Righini per l'opera di copertura di un tratto di Corso Mazzini

CATANZARO, 11 OTTOBRE 2013 - (Riceviamo e pubblichiamo) In questi giorni abbiamo analizzato le diverse posizioni sul progetto della copertura di Corso Mazzini e abbiamo preferito non riflettere a “cuore caldo” sulla tematica al fine di non cadere nell’errore di far parte superficialmente del c.d. fronte del “si” o del “no”.

Abbiamo preferito visionare il progetto con indizione di una partecipata assemblea, svoltasi nella serata di ieri nella sede regionale del Movimento, invitando il progettista dell’opera l’Arch. Prof. Francesco RIGHINI. Il professionista catanzarese, resosi disponibile al confronto, ha illustrato all’assemblea del movimento il suo progetto e dopo una partecipata discussione si ritiene di poter esprimere compiutamente un nostro giudizio non basato, per come abbiamo letto in questi giorni, su pregiudizi ideologici e di “bandiera”.

Abbiamo letto di tutto: pannelli che si sarebbero sporcati con il corso del tempo e loro difficoltà di manutenzione; opera utile solo come riparo dalla pioggia; fondi da destinare ad altre strutture, trasferimento dei dipendenti regionali dal centro storico, ecc. Bastava che tutti coloro che hanno interloquito sulla vicenda avessero pensato d’invitare il padre dell’opera, ancor prima di esprimere giudizi (siano essi positivi o negativi), per evitare errate percezioni e conclusioni. Parlando con l’arch. RIGHINI, ad es., abbiamo appreso tante di quelle notizie tecniche e di progettazione che ci portano ad affermare che molte delle obiezioni mosse all’opera sono superate.

Si tratta, a nostro avviso, di creare un nuovo modo di raggruppamento sociale che concilia la classica piazza (ormai superata e non più frequentata) con quella virtuale del web sempre più usata, soprattutto, dai giovani. Lasciare così com’è adesso Corso Mazzini significa condannarlo definitivamente a un lento ma inesorabile declino. L’architettura moderna chiede trasparenza, leggerezza ed eleganza: la sapiente combinazione dei materiali del progetto dell’Arch. RIGHINI è particolarmente indicata per soddisfarla. L’assemblea è stata seguita via web dal sito www.arealiberaleitalia.it anche dai Movimenti aderenti al progetto CIM (Confederazione Movimenti Italiani) con votazione on line svoltasi, però, nella mattinata di ieri.

Il risultato è stato favorevole al progetto dell’architetto catanzarese (con 576 movimenti favorevoli e 124 contrari). Se i parigini avessero detto di no alla piramide trasparente nel cortile del louvre, se i Kazachi avessero detto di no al palazzo della pace e della concordia o al monumento Bayterek, se Renzo Piano avesse detto di no ai suoi 75 anni di vetro e acciaio, se i parigini dei primi del novecento avessero detto no al ferro della torre Eiffel, oggi quei luoghi sarebbero meno frequentati e visitati! Da ultimo, lo abbiamo tralasciato volutamente, Area Libera Italia (anche nella sua componente ALI per Catanzaro) ritiene non trascurabile la considerazione che uno Studio tecnico catanzarese, con i suoi professionisti, abbia vinto il concorso di idee.

Si sa che nemo profeta in Patria ma dopo aver incontrato l’Arch. RIGHINI e visionato il progetto, l’assemblea ha terminato nel ritenere il progetto vincente per un nuovo, c’è lo auguriamo, rinascimento architettonico e culturale di Catanzaro. Tale rinascimento, ovviamente, non può prescindere dal prevedere collegamenti idonei con la nuova opera e un nuovo modo d’intendere il commercio attraverso, anche, il recupero di locali sfitti magari da assegnare a nuove società di giovani a prezzi agevolati (area parcheggio, bus navetta ad intervalli continui, nuova tipologia commerciale, una catena attiva di ristorazione, orari continuati dei negozi, ecc.).

Dobbiamo considerare che l’opera non si inserisce in contesto isolato bensì, dobbiamo darne atto, in una precisa programmazione di recupero del nostro centro storico che l’Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Abramo, ha pianificato e sta realizzando (si pensi al trasferimento in città di alcune facoltà universitarie ecc.). Area Liberale Italia ritiene che la problematica debba essere affrontata in maniera globale e integrata senza pregiudizi di sorta.

(notizia segnalata da Antonello iuliano) [MORE]